Sud, terra di narratori, poeti, filosofi, uomini di cultura. Un patrimonio non di rado messo in discussione persino nei programmi didattici ministeriali. Oggi la terra difficile e bella di Calabria può vantare questo nuovo presidio di cultura. E può farlo sotto l’egida di una delle più felici realtà associativo-istituzionali in tal senso: quella dei Parchi Letterari, appunto. 

Andiamo alle origini di questa novità. Come noto a storici ed esperti, in anni particolarmente drammatici della storia italiana, anche in Calabria fu costruito un campo di internamento, dove furono rinchiusi centinaia di oppositori del nazifascismo. Un grande campo. Siamo a Ferramonti, frazione di Tarsia, provincia di Cosenza. Qui sorge un Museo Internazionale della Memoria che ricorda alle future generazioni, con una ricca documentazione, quei terribili avvenimenti, che videro detenuto un noto psichiatra e pediatra tedesco oppositore al regime nazista, Ernst Bernhard. 

Ferramonti di TarsiaUn grande protagonista della ricerca psicanalitica. Fu arrestato a Roma nel 1940 ma poi internato proprio in Calabria, a Ferramonti. Ci va come “straniero nemico”, rimanendoci per dodici mesi. Il campo di Tarsia è stato il principale tra i luoghi di internamento aperti dal regime fascista tra il giugno e il settembre 1940. La struttura fu liberata dagli inglesi nel settembre del 1943 e ufficialmente chiusa l’11 dicembre del 1945. 

Pioniere del pensiero junghiano, Bernhard fu, a detta dei suoi allievi e amici, “uomo e analista originale, forse bizzarro, poliedrico fino allo smarrimento”. Neopitagorico, ebbe per  estimatori Cristina Campo, Gabriella Bemporad, Natalia Ginzburg, Bobi Bazlen, Federico Fellini, Giorgio Manganelli, Adriano Olivetti ed altri. 

Tanti eventi caratterizzeranno nei propri mesi il parco. Un’occasione per visitare anche il paese, Tarsia. Siamo nella valle del fiume Crati, verso la grande piana di Sibari, a metà della lunga e grande provincia cosentina. Famosa per gli allevamenti di bovini, Tarsia conta 2000 abitanti. Terra storicamente devota a San Francesco di Paola, ha un territorio che permette la completa immersione nella natura: una vera e propria oasi di pace. L’antica Caprasia vanta una bella chiesa parrocchiale dedicata ai SS. Pietro e Paolo, con pregevoli statue processionali, una proprio del mistico paolano. Degne di nota anche le chiese di Santa Maria dell’Olivella, della Madonna della Cintura e della Consolazione, queste ultime settecentesche.

Importante poi l’abbazia di Santa Maria di Camiglino, considerevole struttura medievale voluta dai benedettini. Immancabile la riserva naturale del Lago di Tarsia, istituita nel 1990 dalla Regione Calabria. Il lago è artificiale, fu dovuto allo sbarramento del fiume Crati (anni ’50). L’area è circondata da macchia mediterranea incontaminata e poco antropizzata (leccio, olmo, tamerice, pioppo e corbezzolo). I motivi per arrivare a Tarsia allora non mancano. Tra natura felice e storia dell’uomo, triste storia che però aiuta a riflettere.