Cantina TerraQuilia

La Cantina TerraQuilia sorge a Guiglia, ridente cittadina modenese facente parte dell’Unione Terre di Castelli. Questa realtà dell’Appennino Modenese nasce da un sogno di famiglia e dalla tradizione che Arturo Mattioli ha trasmesso ai suoi figli, di generazione in generazione.

Il progetto imprenditoriale nasce nel 2004 nel podere Conca d’oro di Guiglia, immerso nella natura incontaminata, a circa 490 metri di altitudine, fra il castello e le dolci colline. Il luogo ideale in cui intraprendere questa viticoltura di montagna leggermente estrema e dove oggi si collocano alcuni vitigni adatti al territorio tra i quali: lambrusco graspa rossa, pignoletto, trebbiano e malbo gentile.

Negli anni successivi, al fine di procedere con la vinificazione di queste uve, si procede alla ristrutturazione dei alcuni locali della struttura per creare una cantina moderna, adeguata ma soprattutto funzionale. 

Il marchio TerraQuilia (terra di Guiglia) nasce nel 2009, in concomitanza alla commercializzazione delle prime bottiglie. A partire dal 2010, l’azienda si amplia sempre di più, con l’acquisizione di altri due poderi di diversa esposizione: Podere Fratelli Bandiera e Podere La Riva.
Nel primo si coltivano le uve a bacca rossa, tra cui Lambrusco Grasparossa e Malbo Gentile; nel secondo si coltivano prevalentemente Sangiovese e le uve a bacca bianca: Pignoletto, Trebbiano, Moscato, Malvasia e Verdicchio di Guiglia.

I vini TerraQuilia sono strettamente legati al territorio e nessuno di essi viene filtrato, tant’è che il livello di Solforosa è inferiore a 30 mg / l e l'intera produzione è certificata biologica, oltre che vegana. Pertanto, la Cantina si presta a produrre i suoi vini il più naturale possibile e nel rispetto del territorio che la circonda.

La cantina TerraQuilia organizza visite guidate per chiunque sia interessato a scoprire le particolarità di questa terra attraverso percorsi enoturistici personalizzati e degustazioni di tipicità locali. Le visite permettono agli ospiti di scoprire i segreti del 'Metodo Ancestrale' di produzione del vino, assistendo se richiesto, alla strappatura manuale di una bottiglia da degustare poi con prodotti del territorio.