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Forte di Capo Passero

Cosa vedere a Portopalo di Capo Passero, Siracusa, Sicilia


Originariamente di proprietà della Corona di Spagna, fu voluta dalla Deputazione del Regno per combattere le attività piratesche turco-barbaresche, molto violente all'epoca sul Capo Passero. I pirati, infatti, al capo si rifornivano di acqua e saccheggiavano la zona, prendendo talvolta in schiavitù gli abitanti. Il cantiere venne effettivamente aperto solo nel 1599 ma venne chiuso già l'anno successivo, per mancanza di fondi. Nel luglio del 1600, il Parlamento siciliano riuscì a raccogliere tramite imposta alle terre del regno 21.000 scudi, che stabilì di offrire al re Filippo III di Spagna per "fortificare il Capo Passero". Il cantiere fu dunque riaperto nel 1603 e completato nel 1607. Per ultimo, fu posto sopra il portale di ingresso lo stemma reale, in pietra arenaria. Pochi giorni dopo il completamento del forte, giunse in visita, il 2 ottobre 1607, il viceré Giovanni Ferdinando Paceco. Mantenne la sua funzione difensiva almeno fino al 1830, quando fu adibito a carcere militare. Nel 1871, fu costruito sulla terrazza un piccolo faro, il cui funzionamento era assicurato da personale della Marina militare italiana. Alla fine degli anni cinquanta il sistema di accensione del faro fu reso automatico: fu così che fu posto un termine anche al servizio di guardia.

Il forte è posto sul punto più alto dell'isola e poggia su una massiccia porzione di quella roccia calcarea che caratterizza l'isola. Il perimetro è quadrato, con lati di 35 metri. Il basamento si innalza dal piano di campagna per 4 metri e non presenta aperture. Il piano superiore è raggiungibile solo attraverso una rampa di scale, oggi a forma di L, ma originariamente dritta. La scala, posta sul lato est, si interrompeva a qualche metro dal portone di ingresso, raggiungibile tramite un ponte levatoio. Un sistema di grondaie convogliava l'acqua piovana all'interno di una cisterna, posta al centro della corte. Al piano terra stanno quindici ambienti, privi di aperture all'esterno, illuminati solo da aperture sulla corte interna. Agli angoli corrispondono ambienti quadrati con volte a vela. I restanti ambienti sono rettangolari, con volta a botte. È presente una cappella dedicata alla Vergine Annunziata, mentre gli altri vani di questo livello rappresentavano gli alloggi del cappellano e dei soldati. Al piano superiore stanno sedici ambienti, anch'essi pressoché privi di aperture verso l'esterno, fatta eccezione per otto piccole finestre poste ai quattro lati del forte, disposte senza ricerca di simmetria. Rispetto alla distribuzione del piano terra, le differenze sono lievi. Gli ambienti del primo piano ospitavano il comandante e gli ufficiali, e sono disimpegnati da un ballatoio sostenuto da grandi mensole.

L'alfiere Lope Medrano fu castellano del forte dal 1623 alla morte, occorsa (probabilmente per peste) l'1 settembre 1631. Fu sepolto nella cappella del forte. Ancora oggi è visibile una lastra tombale che reca il suo nome. È stato ritrovato il suo testamento, scritto di proprio pugno ma incompleto, dove Medrano esprime la volontà di essere seppellito "sutta la fonti di l'acqua beneditta". Era sposato con la nobildonna netina Dorotea Sortino.

  • Isola di Capo Passero, Portopalo di Capo Passero (Siracusa)
  • Castello, rocca, fortezza

Portopalo di Capo Passero

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