Nel 2018 è stato inaugurato un Polo Museale, intitolato al Duca Vespasiano Gonzaga, fondatore della città e ispiratore di tutte le meraviglie che essa contiene, perché ogni visitatore possa cogliere lo spirito rinascimentale di un Principe illuminato che ancora aleggia tra le antiche mura.
Il Polo Museale vi offre la possibilità di visitare ben 7 chiese monumentali, una chiesa adibita a pinacoteca e l’antico palazzo arcipretale che accoglie e raccoglie la maggior parte delle sezioni espositive.
L’Arcipretale plebana dell’Assunta, di impianto cinquecentesco, è interamente affrescata nel ‘700 da A. Bresciani e G. Ghidetti con il ciclo del trionfo delle virtù, nella navata e nel presbiterio, e con l’esaltazione della Vergine Assunta nella cupola. Ricca di opere d’arte, nella chiesa si segnalano la Cappella delle Reliquie, di Antonio Galli da Bibiena, con la volta traforata, e la Sagrestia, dotata di splendidi mobili e di tele rilevanti. Tra le reliquie più insigni la Sacra Spina della Corona di N.S.G.C. ed il Crocifisso miracoloso di S. Carlo Borromeo.
L’Incoronata, cappella palatina e panteon della famiglia Ducale, è a pianta ottagonale, sul modello degli antichi battisteri, con il prezioso mausoleo del Duca Vespasiano Gonzaga, opera marmorea di G. B. della Porta, ornata da una splendida statua bronzea di Leone Leoni, discepolo di Michelangelo.
Sulle lesene è collocato il suggestivo ciclo della Via Matris, e, sull’altare maggiore, la statua in cartapesta dell’Addolorata, di scuola bolognese del XVIII secolo. Un ciclo di affreschi trompe-l’oeil crea un’ambientazione solenne e mistica.
L’Oratorio di S. Rocco, chiesa legata ad una confraternita, di impianto cinquecentesco, è attualmente adibita a Pinacoteca ed ospita la cospicua quadreria arcipretale, con tele di B. Campi, del Fiammenghino, del Bernabei, di D. Savi e di G. Morini, oltre ad opere di arte moderna.
Il Carmine, chiesa conventuale dei carmelitani, delizioso edificio con decorazione settecentesca, duramente provato dal terremoto del 2012. Le tele del Morini che ornavano presbiterio e cappelle laterali sono depositate in pinacoteca per ragioni di sicurezza.
Il Museo del Ducato, collocato nell’antico palazzo arcipretale, raccoglie in maniera logica e ordinata molte testimonianze della storia e del vissuto religioso della Città Ideale. Tra tutte spicca il Toson d’Oro del Duca Vespasiano Gonzaga.
Nel territorio sono da segnalare la chiesa di Sant'Antonio Abate nella frazione di Villa Pasquali, progettata da Ferdinando Galli da Bibbiena e costruita dal figlio Antonio Galli, un vero gioiello per la pianta a trifoglio e, soprattutto, per le massicce ed aeree volte traforate, che creano un insieme unico al mondo per tali “celesti prospettive”; il piccolo Santuario della Madonna delle Grazie a Vigoreto, anticamente annesso al convento dei Cappuccini; la prepositurale di S. Girolamo in Ponteterra, dalle originali cappelle laterali e con la sala dei Confratelli coperta da un interessantissimo ciclo di affreschi raffiguranti scene curiose dell’Antico Testamento; l’elegante parrocchiale di S. Giorgio M. in Breda Cisoni, opera di gusto mitteleuropeo, della 2 metà del 700, dell’architetto P.A. Maggi, impreziosita dalle mirabili statue dello stuccatore Stefano Salterio e dall’integro organo Cavalletti.