Una collina bassa e rocciosa divide Morciano di Leuca dalla sua frazione Barbarano del Capo, fondata nel Medioevo in una posizione che offriva naturale protezione dalle scorrerie dei “barbari”. Una torre cinquecentesca, esempio di architettura militare cinquecentesca, e la coeva Parrocchiale dedicata a San Lorenzo, semplice e lineare nel suo sviluppo, denotano il centro storico del paese. Le meraviglie che hanno reso celebre Barbarano si svelano però nella periferia del paese: si tratta delle vore, enormi inghiottitoi naturali, e il monumentale complesso di Santa Maria del Belvedere (cosiddetta Leuca Piccola). La struttura è stata eretta a cavallo tra il XVII e il XVIII secolo con la funzione di luogo di sosta e ristoro lungo la “Via dei Pellegrini” che conduceva al Santuario della Madonna di Leuca.
La Leuca Piccola
Un imponente porticato in stile neoclassico, addossato al preesistente edificio di culto, permette l’accesso al suo interno, dove risalta agli occhi una decorazione pittorica settecentesca di pregevole fattura. Nella sacrestia, oltre ad una piccola "pila" contenente l’acqua per le abluzioni sacre, vi sono due confessionali ricavati nella roccia. Il complesso inoltre consta di un ampio ipogeo con cuccette per i pellegrini e tre profondi pozzi che garantivano acqua potabile per i viandanti. Altri ambienti, costruiti in superficie, offrivano accoglienza ai viaggiatori e agli animali al loro seguito. Rifugi e magazzini per le merci, naturalmente, favorivano il commercio dei beni di prima necessità. Una lapide, testimone di un’antica e non più esistente locanda, reca incise 10 P che rinviano alla celebre massima: Parole Poco Pensate Portano Pena, Perciò Prima Pensare, Poi Parlare. L’imponenza del complesso traeva in inganno molti pellegrini, che tornavano indietro in quanto ritenevano di aver già raggiunto la meta: il Santuario di Finibus Terrae.