Le origini
Abitato sin dall’era preistorica, come testimoniato da resti di villaggi di palafitte ritrovati nel Lago di Mezzano, il territorio di Valentano fu scelto anche da etruschi e romani. Tuttavia, le prime notizie ufficiali della cittadina si registrano durante il Medioevo ed esattamente all’anno 813 dove, sul Regesto di Farfa, appare il nome di Balentanu. L’origine del nome non è ancora ben definita ma è possibile che sia riconducibile dal nome di un ricco possidente, di nome Valente al quale sia stato innestato il suffisso ‘ano’, ossia ‘proprietà di’. Verso la metà del Trecento, il paesino diviene di proprietà dei Farnese che si stabilirono definitivamente nella Rocca, donata loro dal Cardinale Albornoz, fino alla prima metà del Settecento quando la costruzione fu trasformata in un monastero.
Il borgo
Il delizioso centro storico di Valentano è meritevole di visita e sorge intorno a Piazza Cavour, cuore del piccolo comune. Qui è possibile ammirare il Palazzo Comunale e la settecentesca Porta Magenta. Una delle costruzioni più note sono la Rocca ed il Castello Farnese, edificate entrambe nel lontano anno Mille.
Il Castello dopo un restauro avvenuto durante gli anni Settanta del secolo scorso è stato destinato a sede del Museo della Preistoria della Tuscia a cui è annessa un’importante biblioteca.
Cosa vedere
L’impianto urbano del borgo risalente all’epoca medievale offre al visitatore una serie di attrattive che rendono interessante la visita del paese. Una caratteristica di Valentano è data dalle tante chiese che sorgono all’interno dell’antico borgo. Tra quelle suggerite per una visita non può mancare la Collegiata di San Giovanni Apostolo che si trova nelle immediate vicinanze della Rocca Farnese, costruita nel XII secolo, in Piazza della Vittoria. Risulta attraente anche la quattrocentesca Chiesa di Santa Maria che si trova a metà del corso principale e che ospita un affresco di una certa importanza, che raffigura la Madonna della Rosa.
Anche i palazzi storici sono meritevoli di essere conosciuti come il Palazzo del Comune, eretto in pieno stile rinascimentale e caratterizzato dai fregi dei Farnese e di Martino V Colonna che si trovano sul portico. Quella che gli abitanti chiamano la porta del Mascherone e che in realtà è Porta Magenta, è un elemento architettonico molto significativo anche perché fu eretta secondo il progetto elaborato dal Vignola. Anche Palazzo dei Vitozzi è da ammirare per via delle sue finestre circoscritte da una cornice realizzata con pietra vulcanica. Interessante risulta essere anche l’antico Palazzo Cruciani dove nacque Paolo Ruffini, noto matematico.
Cosa fare
Valentano è un borgo molto tranquillo ma anche molto vivo. Infatti, risultano decisamente interessanti gli appuntamenti che il paesino ospita durante tutto il corso dell’anno tra i quali si segnala il Palio delle Contrade, o Palio del Ducato di Castro, che si svolge a cavallo dei mesi di luglio e agosto e che vede, oltre ad una gara equestre dove partecipano i rappresentanti dei vari rioni, anche un corteo storico che vede coinvolta gran parte della popolazione.
Le tradizioni sono gelosamente custodite dagli abitanti del borgo di Valentano che tengono in particolar modo a mantenere viva la suggestiva processione della Via Crucis che attraversa tutte le vie del centro. A Pasquetta, invece, si tiene a Villa Fontane, la Festa dell'Annunziata, la kermesse che vede molti giochi popolari che coinvolgono la popolazione. Ovviamente anche la Festa in onore del compatrono San Giustino, che si svolte dopo il Ferragosto, è tenuta in debita considerazione anche perché richiama molti curiosi da tutto il territorio.
IN AUTO
A Valentano non difettano luoghi dove poter degustare le specialità enogastronomiche locali. Infatti vi sono diversi ristoranti, osterie e trattorie che annoverano nella loro offerta, primi piatti come tagliatelle e ravioli – rigorosamente preparati in casa – con diversi condimenti capaci di soddisfare ogni gusto, così come carni alla brace e dolci artigianali. I buongustai non mancheranno di evidenziare la loro approvazione per piatti casarecci preparati con ingredienti genuini e serviti in modo abbondante. Durante le appropriate stagioni sarà possibile gustare funghi e verdure del luogo magari godendo di una vista mozzafiato.