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Altopascio


Conosciuto da secoli a tutti i pellegrini che percorrono la via Francigena, Altopascio è un piccolo borgo definito la "città del pane", poiché mantiene l’antica tradizione cerealicola tramandata di generazione in generazione. Il suo centro storico conserva opere di notevole valore artistico, come la chiesa dedicata a San Jacopo, edificata nel 1100, il periodo di maggior splendore per l’Ordine degli Ospitalieri.
  • Borgo di lago
  • Borgo con parco
  • Borgo con castello
  • Via Francigena
Altopascio  | Federico Magonio
Altopascio
Federico Magonio
Altopascio  | Federico Magonio
Altopascio
Federico Magonio
Altopascio, Piazza Ospitalieri  | Federico Magonio
Altopascio, Piazza Ospitalieri
Federico Magonio
Altopascio, Transetto della Chiesa di San Jacopo  |
Altopascio, Transetto della Chiesa di San Jacopo
Altopascio, veduta di Piazza Ricasoli dalla nuova Foresteria  |
Altopascio, veduta di Piazza Ricasoli dalla nuova Foresteria
Altopascio, il Pane di Altopascio  |
Altopascio, il Pane di Altopascio
Altopascio  |
Altopascio
Uno sguardo a Altopascio
Uno sguardo a Altopascio
Uno scatto del centro storico di Altopascio  | Scafuri Stefano - e-borghi Community
Uno scatto del centro storico di Altopascio By Scafuri Stefano

Sul borgo

Già abitato in epoca romana, in questo luogo sorse lo Spedale di Altopascio, con lo scopo di fornire assistenza ai pellegrini e di provvedere alla manutenzione della via stessa. La prima notizia dello Spedale "edificatus in locus et finibus ubi dicitur Teupascio" è del 1084. Lo spedale fu fondato, secondo la tradizione, da dodici cittadini lucchesi o probiviri (probabilmente "lo coro duodenale" citato nella regola volgare), in corrispondenza di un passaggio obbligato tra il padule di Fucecchio e il lago di Sesto (ora bonificati) in prossimità del bosco delle Cerbaie. La scelta non era casuale, perché le necessità di assistenza e cura erano particolarmente sentite in questi luoghi, all'epoca pericolosi e malsani.

Il borgo murato di Altopascio, fondato nella seconda metà dell'XI secolo, subì nel tempo diversi rimaneggiamenti, ampliandosi e modificandosi. Il complesso comprendeva, oltre all'Ospedale, la torre campanaria e la chiesa di San Jacopo. Circondato da una robusta cinta da mura, aveva l'aspetto di un fortilizio; vi si accedeva dalla turrita porta degli Ospedalieri, tuttora esistente, dopo aver attraversato un ponte sul rio Teupascio (o "Theupascio"), ora scomparso.

La Magione di Altopascio era all'inizio un complesso articolato intorno a due ampi cortili, attorno ai quali erano disposti i locali dedicati ai frati e all'accoglienza dei pellegrini. Nel XII secolo, accanto alla chiesa, venne aggiunta la torre campanaria. Di quell'epoca sono rimaste parecchie testimonianze nell'Altopascio attuale, soprattutto in piazza Ospitalieri e nella chiesa di San Jacopo Maggiore. Tra il XV e il XVI secolo lo Spedale divenne prima fortezza, poi fattoria, amministrata dalla famiglia Capponi e successivamente dai Medici. Nel XIV secolo un nobile ghibellino lucchese, Castruccio Castracani degli Antelminelli, si rese protagonista di un'epica battaglia svoltasi ad Altopascio contro le forze guelfe fiorentine guidate dallo spagnolo Ramon (o Raimondo) di Cardona, capitano della guardia pontificia sotto Giovanni XXII.

Il 23 settembre 1325 Castruccio, con l'aiuto anche dei milanesi di Azzo Visconti, dovette accettare battaglia e affrontò i guelfi in campo aperto. Al primo attacco primeggiarono i fiorentini, ma alla seconda carica di cavalleria non ressero il contrattacco e furono ridotti allo sbaraglio; i fanti fiorentini vennero travolti dai propri cavalieri in ritirata a rotta di collo (lo stesso Cardona fuggì), mentre la cavalleria lucchese tagliava tutte le vie di fuga.

Per Castruccio fu una vittoria strepitosa: i ghibellini riconquistarono Altopascio e diversi altri borghi e tutti i guelfi, compreso il Cardona, vennero fatti prigionieri. Il 29 settembre anche Signa cadde e il 2 ottobre Castruccio si spinse a Peretola. L'11 novembre (giorno di san Martino) la città di Lucca gli dedicò un trionfo in stile romano, in cui venne mostrato anche il Carroccio conquistato ai fiorentini, con la campana senza battacchio e lo stendardo fiorentino capovolto. Alle porte di Firenze Castruccio fece correre, per scherno, tre palii, uno di cavalieri, il secondo di persone a piedi e il terzo di prostitute. Inoltre, per celebrare la vittoria, coniò una moneta che fu chiamata castruccino.

Dopo le due successive soppressioni di Pio II (1459) e di Sisto IV (1587) lo Spedale di Altopascio subì un progressivo declino e vide diminuire la sua importanza, anche se continuò la sua attività di assistenza ai viandanti bisognosi come "ricetto", fino a che il granduca Pietro Leopoldo di Lorena nel 1773 lo soppresse definitivamente in favore dell'ospedale di Pescia. Ma mentre andava in crisi l'attività ospedaliera, la sopravvivenza economica era assicurata dalle rendite dell'agricoltura, che, proprio perché frammentate in un territorio molto vasto, risentirono meno della crisi che aveva colpito la Toscana.

L'Altopascio continuerà a sopravvivere, sostenuto dalle molteplici attività legate alla terra che gli derivano dai possedimenti sparsi in tutta Europa, e dalla rete viaria e di trasporti di cui era al centro. Altopascio, con le sue rendite e la sua posizione, al confine tra i territori di Lucca e di Firenze, era ancora molto interessante economicamente e strategicamente, e sarà al centro delle lotte tra il potere civile, rappresentato dai Medici, e il potere religioso, che aveva il suo centro a Lucca.

Meritano una visita la Badia di San Pietro e la Chiesa di San Jacopo Maggiore. Il borgo di Altopascio viene menzionato all'interno del racconto La nuvola di smog di Italo Calvino. Imperdibile il Pane di Altopascio, eccellenza gastronomica nazionale. Per quanto riguarda l'artigianato, sono ancore attive, diffuse e rinomate l'arte della ceramica, che spazia dalla produzione di terrecotte alle terraglie, la lavorazione del ferro, l'intreccio del vimini e della paglia, l'impagliatura eseguita con erbe palustri e l'antica arte del mobile grazie alla quale vengono realizzati oggetti spazianti dallo stile rinascimentale fino a quello moderno.

Borgo di Altopascio
Comune di Altopascio

Provincia di Lucca
Regione Toscana

Abitanti: 15.527 altopascesi
Altitudine centro: 19 m s.l.m.

il Comune fa parte di:
Città del pane
Comuni della Via Francigena

Aree naturali protette:
Riserva naturale Provinciale Lago di Sibolla

Il Comune
Piazza Vittorio Emanuele 24 - Tel. 0583-216455

= distanze in linea d'aria

IN AUTO

  • Da Nord: Prendere l'autostrada A1, seguire la direzione La Spezia - Parma Ovest, continuare sull'autostrada A15 e seguire la direzione Genova - Livorno, proseguire sull'autostrada A12, a Viareggio seguire la direzione Lucca - Firenze, continuare sull'autostrada A11 Firenze – Mare, uscire ad Altopascio e seguire le indicazioni per entrare nel paese.
  • Da Sud: Prendere l'autostrada A1, seguire la direzione Livorno, continuare sull'autostrada A11 Firenze - Mare, uscire ad Altopascio e seguire le indicazioni per entrare nel paese.

IN TRENO

  • Stazione ferroviaria di Altopascio

IN AEREO

  • Aeroporto di Firenze 
  • Aeroporto di Pisa

Lo Spedale divenne così importante che, per adempiere alle funzioni cui era preposto, vennero fondati i Cavalieri del Tau, ordine religioso cavalleresco che da Altopascio si diffuse in tutta Europa. Il nome deriva dal lungo mantello nero che i frati indossavano, sul quale era la croce taumata, a forma di punteruolo, simile alla lettera tau greca. Questa croce, di origini remote, secondo alcuni si riteneva rappresentasse la lettera iniziale della parola Cristo, ma era già da tempo oggetto di venerazione da parte dei francescani, come simbolo della croce e col significato di perfezione, in quanto lettera finale - conclusiva - dell'alfabeto ebraico. Va inoltre ricordato che il tau compare anche in altri luoghi di pellegrinaggio, come Santiago di Compostela, quale simbolo dei taumaturghi e che nel Libro di Ezechiele (9,4) il tau viene contraddistinto come simbolo di salvezza. Nel caso dei frati di Altopascio, oltre alla simbologia religiosa, costituiva anche un riferimento agli strumenti di lavoro da loro usati, come martello e punteruolo, o alla stampella che implicava il sostegno offerto ai pellegrini.

I cavalieri del Tau sono probabilmente il più antico ordine religioso cavalleresco d'Europa. Oltre all'assistenza dei pellegrini, i frati si occupavano anche della manutenzione delle strade e dei navigli da trasporto; inoltre curavano anche la costruzione e la manutenzione di ponti, cosa che attesta l'alto livello tecnico ed organizzativo raggiunto. La loro abilità è documentata dalla costruzione di ponti per l'attraversamento di diversi fiumi lungo la via Francigena, come l'Arno, l'Elsa, l'Usciana, il Taro e l'Arda. La Domus Hospitalis Sancti Iacobi de Altopassu vide le sue fortune economiche strettamente collegate alle vicende della via Francigena. La fioritura economica era notevole già alla fine del XII secolo. Le fortune dei cavalieri prosperarono grazie all'appoggio di papi e imperatori per la loro attività filantropica che, con il passar del tempo, trascese quella iniziale, legata all'assistenza ai pellegrini e alla manutenzione della via Romea, per dedicarsi più in generale all'assistenza ai malati. I frati di Altopascio, o del Tau, seguirono all'inizio la regola di Sant'Agostino; nel 1239 vennero assimilati alla regola di San Giovanni di Gerusalemme, con bolla di papa Gregorio IX, che li nomina "ordine sub regola equestri" degli ospedalieri di Gerusalemme. Il papa divenne depositario del "beneficio", cioè i beni dell'istituzione, e del diritto di investitura del gran maestro; ai frati restava il "giuspatronato" , cioè il diritto di presentazione del "commendatario" o patrono. Nel 1459 Pio II sciolse l'Ordine dei cavalieri del Tau e ordinò la confisca dei beni, per accorparli a quelli della Congregazione di Betlemme, di sua istituzione. Tuttavia, grazie alla resistenza del Gran Maestro Giovanni Capponi, che si rifiutò di obbedire, sopravvisse fino al 1588, quando confluì nell'Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano per opera di Cosimo I de' Medici, che aveva i beni in commendam.

  • Mercato settimanale: ogni giovedì, in Centro storico;

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Un antico casolare del XVIII secolo adibito a B&B, situato nella splendida campagna di Camaiore
Via della Verdina, 36, Camaiore (Lucca)
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= distanze in linea d'aria
Agenzia Viaggi Travelot
Via Carmencita 12, Viareggio (Lucca)
35.21 Chilometri da Altopascio
= distanze in linea d'aria

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