Il fascino di Alatri, un pittoresco borgo nel cuore della regione del Lazio, risiede nelle sue origini protostoriche e nel suo legame indissolubile con la popolazione degli Ernici, uno dei più antichi gruppi italici.
Nel VII secolo a.C, gli Ernici erano i responsabili della costruzione dell'Acropoli e delle enormi mura megalitiche che ancora cingono l'abitato, segnando il punto d'inizio della storia di Alatri. Questa costruzione ha permesso alla cittadina di mantenere vivo il suo primitivo insediamento preromano, andando a formare, in maniera predominante, la struttura urbanistica del suo impianto medievale.
Il centro storico di Alatri, raccolto all'interno dell'irregolare perimetro delle mura, proietta ognuno dei suoi visitatori in un tuffo nel passato. Un labirinto di vie strette e tortuose, spesso in forte pendenza, si dipana tra antiche costruzioni e caseggiati moderni, avvolgendo la rocca dell'Acropoli. Quest'ultima rappresenta il cuore visivo della città, un nucleo sopraelevato, chiamato Civitas nova, attorno a cui si sviluppa l'abitato sottostante, denominato Civitas vetus. Questa storica struttura fungeva da potente difesa per la città, racchiudendo il centro storico e mantenendo la ricchezza culturale della città all'interno delle sue mura.
Impregnate di storia, all'interno del circuito, scopriamo sei passaggi, modellati e perfezionati attraverso i secoli. Tre di queste porte – San Benedetto, San Francesco e San Nicola – prendono il nome dalle generazioni di chiese ancora in piedi o ormai distrutte nelle loro vicinanze. L'ultima porta, invece, si distingue con un nome non religioso, la "Porta Portati", la quale si impone con un torrione fortificato dislocato rispetto alle mura stesse.
La Porta San Benedetto
La Porta San Benedetto è un pittoresco angolo di Alatri, caratterizzata dalla sua architettura antica costituita da massi alti ed un singolare monolite per architrave, che non consente il transito di veicoli al suo interno.
La Porta San Francesco
La Porta San Francesco, dall'altra parte, è un tributo all'innovazione e al progresso. Ricavata nel 19° secolo dall'architetto Subleyras, l'apertura nel muro megalitico presenta un ampio vestibolo progettato per aumentare le capacità difensive della città. Poco distante, è possibile visitare la Chiesa di San Benedetto.
La Porta San Nicola e la Porta San Pietro
San Nicola rappresenta uno degli accessi medievali della città da est, impegnativa nella sua imponente architettura, attualmente in rovina e con tracce delle trasformazioni ottocentesche realizzate su disegno del Subleyras. Raffigurando la storia, troviamo infine la Porta San Pietro orientata a nord, verso il colle San Pietro. Oggi, presenta muri laterali di macigni, ricordando l'antica porta ernica chiamata Bellona, con bassorilievi fallici simbolici di epoche passate a testimonianza del passare del tempo.
Esplorando il labirinto di strade e vicoli della città di Alatri, si giunge al Trivio, il cuore pulsante della vita cittadina. Questo punto storico e vibrante risulta dall'incrocio delle tre arterie cittadine principali: il Corso della Repubblica, il Corso Vittorio Emanuele e il Corso Cavour. Ergendosi maestosamente sul Trivio, il Palazzo Gottifredo è uno dei principali simboli dellaico-medievali di Alatri, insieme alla vicina Casa-Torre di epoca romanica.
Nonostante sia stati danneggiati nel tempo, l'interno del Palazzo Gottifredo svela il suo straordinario fascino storico. Le potenti strutture romaniche sono chiaramente visibili, con alcuni elementi gotici che ci ricordano l'eclettica commistione di stili che contraddistingueva l'architettura del Duecento campano.
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