Ostana

Non esiste una stagione ideale per visitare il piccolo borgo di Ostana: in primavera è meta di studenti, botanici e appassionati fotografi per la ricchezza di flora alpina, mentre gli animali scendono di quota per brucare la prima erba di stagione

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Vicoli di Ostana
Claudia Múnera/flickr
baite e montagne
Le tipiche abitazione ad Ostana
Clay Bass/flickr
Ostana e Oncino
Il panorama da Ostana
Clay Bass/flickr
vendesi chiesa
Chiesa di Sant'Antonio, Ostana
Clay Bass/flickr
Ostana, Sant'Antonio
Facciata della Chiesa di Sant'Antonio, Ostana
Clay Bass/flickr
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Ostana
pastorino.antonio/flickr
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Fontana intagliata ad Ostana
Puntin1969/flickr
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Abitazioni ad Ostana
Ulysse LG/flickr
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Ostana
Vittorio Olivari/flickr
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Ostana, alba invernale
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Ostana, Forno comunitario
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Ostana, Museo etnografico
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Toma di Ostana
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Ostana
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Ostana
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Ostana
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Ostana
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Ostana
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Ostana
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Ostana
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Ostana

L'interpretazione più diffusa vorrebbe Ostana (Ostan-a in piemontese, Oustano in occitano) derivata da Augustana, con riferimento al mese di "agosto" nella forma occitana oust. In tal senso si profilerebbe un'origine alto-medioevale del nome, probabilmente legato a pratiche di transumanza.

Ostana è il comune più piccolo della Valle Po. Si estende su una superficie di 16,98 Km, distribuiti tra 895 m e 2426 m di quota. Il territorio, tipicamente montano, è posto su un lungo pendio volto a mezzogiorno, il che assicura un’ottima esposizione e diverse ore di luce. Non esiste una stagione ideale per visitare il piccolo borgo: in primavera è meta di studenti, botanici e appassionati fotografi per la ricchezza di flora alpina, mentre gli animali scendono di quota per brucare la prima erba di stagione. In estate, “le vie d’Oustano”, tracciate dall’Associazione Reneis e annualmente ripulite dai volontari, offrono un fitto e variegato reticolo per scoprire il territorio, spaziando tra meire abbandonate e recuperi all’avanguardia.

Nel Capoluogo, un percorso avventura ed un muro di scalata offrono a grandi e piccini un approccio sicuro al mondo dell’arrampicata sportiva. Per gli scalatori più esperti, le falesie di Rocciaré offrono tiri di difficoltà crescente e massi per praticare il bouldering. L’autunno è il momento ideale per ascoltare il bramito dei cervi o per l’ultimo ingresso dell’anno al “Bosco Incantato”: un percorso didattico e naturalistico per grandi e piccini cui si accede dalla Borgata Marchetti. Al suo interno troviamo orti di permacoltura, un giardino zen, percorsi sensoriali da percorrere a piedi nudi e un teatro nel bosco.
La perfetta esposizione al sole fanno di Ostana una meta ambita anche in inverno per i praticanti delle racchette da neve: da provare una salita fino ai 2300 m. di punta Ostanetta, o una tranquilla passeggiata sul sentiero balcone che conduce alla Chiesa di San Nicolao.

Ostana, come molti borghi montani, a partire dal primo Dopoguerra e con una forte accelerazione nel Secondo, è stato vittima dello spopolamento, culminato negli anni Ottanta, quando Ostana contava solo 6/7 residenti stabili. Uno spopolamento del 99,5%, percentuale che supera abbondantemente quella dell’80%, comunemente citata per parlare delle alte valli occitane italiane (il territorio alpino europeo più colpito dai processi di spopolamento del Novecento). Dopo questo abbandono per il paese si aprivano solo due strade: morire o provare a rinascere.

Dalla diaspora torinese, i vecchi abitanti, che vivevano tutti nella zona di Porta Palazzo e che continuavano a mantenere forti legami di comunità, decisero che il paese non poteva essere lasciato morire. Doveva rinascere. Iniziò dunque un lungo processo di rigenerazione che coinvolse l’architettura, la riscoperta della cultura e delle tradizioni occitane. In particolare, gli sforzi si concentrarono nel creare le condizioni che permettessero un ritorno alla montagna, non solo come meta turistica, ma come luogo di abitazione qualità architettonica, identità e comunità, sostenibilità ambientale, offerta di un turismo pertinente e rispettoso dei luoghi sono le principali caratteristiche e i temi che si rincorrono nel definire oggi il borgo di Ostana, che è diventato, negli anni, un vero e proprio “laboratorio” per la costruzione di una nuova abitabilità della montagna.

La rivitalizzazione del patrimonio di immobili – pubblici e privati – ha permesso un reale reinsediamento, di famiglie e anche di giovani, che hanno creato nuove attività imprenditoriali, in particolare nel campo dell’agricoltura e nel settore turistico-ricettivo.
Il progetto ha saputo "rivitalizzare la comunità locale", puntando su interventi a misura d’uomo e contrastando la cementificazione.

Nel 2011, l’apertura del rifugio “La Galaberna” fu il primo segnale della ripartenza, con la creazione di posti letto rivolti a un nuovo pubblico di turisti. Successivamente è stata realizzata la ristrutturazione dell’intera borgata S.Antonio, con un centro culturale polifunzionale e annessa foresteria. Dopo quasi 30 anni di assenza ha riaperto un negozio-info point, nel centro del Capoluogo-Villa, sono nate nuove aziende agricole e casearie e nella primavera 2019 ha aperto una nuova panetteria.

Borgo di Ostana
Comune di Ostana
Provincia di Cuneo
Regione Piemonte

Abitanti: 88
Altitudine centro: 1250 m s.l.m.

il Comune fa parte di:
I Borghi più belli d'Italia
Borghi Sostenibili del Piemonte

Aree naturali protette:
Parco Fluviale del Po (tratto Cuneese)

Il Comune
Piazza Caduti Per La Libertà 49 - Tel. 0175-94915

Borghi più belli d'Italia
Borgo con parco
Borgo in montagna
Chiesa di San Bernardo
12030 - San Bernardo - Ostana - Cuneo
Sant' Antonio
12030 - Sant' Antonio - Ostana - Cuneo
Pion da Charm
12030 - Ostana - Cuneo

IN AUTO

  • Dall'autostrada Torino-Savona: percorrere l'autostrada A6 Torino-Savona, prendere l'uscita Marene. Proseguire su SP 662 fino a Savigliano, poi Saluzzo. Si prosegue per Revello, Sanfront, Paesana, Ostana.
  • da Torino: percorrere l'autostrada A55 Torino-Pinerolo fino a Pinerolo. Da Pinerolo proseguire in direzione val Pellice (SP 161 oppure la variante SP 161 dir, senza entrare in Val Pellice), in Località Ponte di Bibiana svoltare per Bagnolo Piemonte (SP 157), Barge (SP 27), proseguire per Paesana (SP 27), Ostana (SP 26).

IN TRENO

  • Stazione di Pinerolo
  • Stazione di Savigliano

IN AEREO

  • Aeroporto di Torino-Caselle

L'alimentazione a Ostana è stata tradizionalmente costituita dalle patate. La specialità più tipica del luogo non poteva dunque non comprendere questo ingrediente ed è la "polenta di patate": una sorta di purea a cui viene aggiunta della farina di segale. Essa veniva tradizionalmente accompagnata da tre salse: la "bagna del jouç" (ossia la "salsa del giovedì", in quanto veniva realizzata con i "resti" della preparazione del burro che veniva venduto al mercato del mercoledì), l'aiolì (una maionese a cui viene aggiunto l'aglio pestato), la salsa ai porri.

Dalle sue origini Ostana è sempre stata meta di transumanza e, ancora oggi, in estate sono diversi i pastori che portano mucche e pecore negli alpeggi in quota.
Dal 2017 uno di questi pastori produce il "Pasturo dal Sere". Si tratta di una toma vaccina prodotta esclusivamente con il latte di mucche pascolanti a Ostana: un timbro ne garantisce l'origine e il possesso di determinate caratteristiche.
Dal 2018 l'Azienda agricola VolAvia ha posizionato sopra la borgata di Ciampagna a 1850m alcune arnie con cui viene realizzato il "miele millefiori di montagna di Ostana", presidio Slow Food.

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