Trebisacce è un borgo in provincia di Cosenza che si affaccia sulle acque cristalline del Mar Ionio. Il nome del paese deriva dal greco Trapezakion, che significa "piccolo tavoliere posto su una altura" e fa riferimento alla sua conformazione geografica che è infatti particolare, con il centro storico arroccato su una collina e la spiaggia sottostante.
Trebisacce è stata insignita dei riconoscimenti della Bandiera Blu delle spiagge, assegnatole ininterrottamente per diversi anni dalla FEE, uno dei 10 Comuni 2023 Camera di Commercio Italiana a Nizza e di Spighe Verdi grazie alle peculiarità agricole e alla accurata gestione del territorio.
Questi premi attestano la qualità delle acque marine e dell'ambiente naturale circostante, ma anche l'impegno degli abitanti nel preservare e valorizzare il proprio patrimonio.
Il centro storico di Trebisacce ha origini medievali e oggi si presenta come un insieme di case dal fascino antico: una rappresentazione di case semplici e basse, di antiche trazioni e della cultura marinara e contadina. La chiesa madre, realizzata in onore di San Nicola di Mira, è una delle attrazioni principali del centro storico del borgo cosentino.
Realizzata nel 1040 sotto il dominio bizantino, la chiesa è un meraviglioso intreccio di storia, arte e cultura. A caratterizzarla sono soprattutto il campanile a torre cuspidata e la cupola a forma di trullo. Oltre al campanile e alla cupola, la Chiesa di San Nicola di Mira presenta al suo interno tre navate, il Cristo Ligneo, una vecchia statua di Sant'Antonio Abate, alcune ottocentesche statue e l'affresco di San Nicola di Bari.
Tra le viuzze del centro storico si incontrano i ruderi della antica cappella dell'Immacolata Concezione e la cappella dedicata a Sant'Antonio abate, documentata già nel XVIII secolo, sebbene già esistente in precedente, e che attualmente risente di un rimaneggiamento di fine Ottocento-inizio Novecento.
All'interno di quest'ultima cappellina si trova una statua in cartapesta del santo titolare, acquistata nel 1909. In onore di Sant'Antonio abate, il 17 gennaio si svolge una caratterista giornata di festa che oltre ai riti religiosi, prevede la riproposizione di antiche usanze, la benedizione degli animali da cortile, giochi popolari e l'incanto pubblico dei prodotti agroalimentari locali.
In una collina, immersa in un secolare bosco, ricco di pini e di straordinarie bellezze naturali, sorge la cappella di San Giuseppe, all’interno della quale sono conservate le statue del santo omonimo e di Santa Filomena. In occasione della festa del 19 marzo, la cappella e l'intera area divengono luogo di ritrovo dei trebisaccesi ma anche degli abitanti dei paesi limitrofi.
Il Bastione di Trebisacce è una cinta muraria, la cui costruzione risale al XVI secolo e realizzata come sistema difensivo per proteggere il borgo dagli attacchi dei turchi. In origini la cinta muraria presentava ben quattro porte d'entrata: quella dell'Annunziata, di San Leonardo, di San Martino e di Sant'Antonio. La Porta dell'Annunziata è la sola rimasta pressoché intatta nel tempo, tramite la quale si arrivava al paese dopo una scalinata abbastanza lunga.
Le mura del borgo hanno ricoperto nel tempo un ruolo essenziale per la difesa della costa, al pari di Torre Piano dei Monaci e Torre Saracena.
Il Bastione è oggi ritenuto il Balcone dello Ionio perché regala incantevoli scorci panoramici. Da qui si vedono il Golfo, le pianure di Metaponto e Sibari e il Mar Ionio, bellezze naturalistiche da scorgere anche attraverso il cannocchiale panoramico posto, dal 2017, sulla sommità del Bastione. Una sorta di piccolo tour da fare da un punto di osservazione meraviglioso, cioè dall'alto del Bastione.
I circa cinque chilometri della costa ionica del lungomare di Trebisacce sono tutti da scoprire. Il Lungomare rappresenta uno dei luoghi più belli della Calabria. Grazie alla sua posizione privilegiata, offre una vista spettacolare sullo Ionio.
Ma la vera novità è che le spiagge di Trebisacce hanno recentemente ottenuto il prestigioso riconoscimento della Bandiera Blu. Questo significa che la zona è stata sottoposta ad un attento controllo delle acque, della qualità dell'aria, della pulizia delle spiagge e dei servizi offerti ai turisti.
La Bandiera Blu è un riconoscimento internazionale che viene assegnato ogni anno alle località balneari che rispettano alti standard in termini di sostenibilità ambientale, sicurezza e qualità dei servizi turistici.
Il lungomare di Trebisacce, infatti, è il luogo ideale per chi vuole trascorrere una vacanza all'insegna del relax e della natura. Potrete passeggiare lungo la spiaggia, prendere il sole sui lettini a disposizione, fare un bagno nelle acque cristalline del Mar Ionio o semplicemente godervi la vista mozzafiato sulle montagne che scoprono la zona.
Borgo di Trebisacce
Comune di Trebisacce
Provincia di Cosenza
Regione Calabria
Abitanti: 8 593 trebisaccesi
Altitudine centro: 73 m s.l.m.
Riconoscimenti
Bandiera Blu
Spighe Verdi
10 Comuni 2023 Camera di Commercio Italiana a Nizza
Il Comune
Piazza della Repubblica - Tel. 0981 550211
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La cultura gastronomica di Trebisacce è caratterizzata dalla fusione tra la tradizione marinara e quella contadina. Si rinnovano antiche ricette e piatti tipici che risaltano sapori, odori, aromi che ne sottolineano la peculiarità, la bontà, la genuinità.
I piatti a base di pesce sono tra i più apprezzati della cucina locale. Tra questi spiccano la zuppa di pesce, la nudicella, seppie e piselli o seppie šcattulijàte al tegame, la raja alla trebisaccese e le diverse modalità di cottura delle alici e delle sarde. La freschezza del pescato locale rende questi piatti ancora più prelibati.
Ma non solo piatti di mare, anche le innumerevoli e semplici pietanze contadine meritano una menzione, infatti, la ricca gastronomia trebisaccese propone anche succulenti piatti legati al mondo dell’agricoltura.
Trebisacce è anche il paese degli agrumi. Il Biondo Tardivo è il prodotto per eccellenza di Trebisacce, a cui è stato riconosciuto il pregevole titolo di Prodotto Agroalimentare Tradizionale (PAT). Le arance del borgo cosentino sono una vera e propria eccellenza italiana, coltivate in un'area chiamata I Giardini: una zona di circa cento ettari situata nella parte meridionale di Trebisacce. Varietà di arance che hanno trovato in questa zona delle situazioni ambientali ottimali, sia dal punto di vista climatico che del suolo. Le condizioni climatiche dell'Alto Ionio, con il Pollino che protegge la zona dalle correnti più fredde, e le peculiarità del terreno, ritardano la maturazione e così le arance sono lasciate sulle piante sino a tarda primavera.
L'intenso rapporto tra la cultura locale e la produzione delle arance si manifesta forte durante l'evento dedicato proprio al Biondo Tardivo, in programma a maggio. L'agrume è il protagonista assoluto della festa, con le varie degustazioni e una serie di iniziative rivolte a far conoscere le particolarità e la storia dell'ottimo frutto di Trebisacce.