Poppi è posto al centro del Casentino, all’interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna. Il borgo è dominato dal possente Castello dei Conti Guidi, al suo interno la Biblioteca Rilliana, ricca di centinaia di manoscritti medievali e di incunaboli. La storia di questa cittadina risale al XII secolo quando divenne residenza principale dei Conti Guidi, nel 1440 passò sotto il dominio di Firenze.
Tutt’oggi il borgo risplende di un’armonia architettonica che rende particolarmente suggestiva la sua visita, rientrando a far parte de I Borghi più belli d’Italia.
Percorrendo il paese è possibile visitare la Badia di San Fedele, risalente al XIII secolo che conserva pregevoli opere d’arte, tra cui una Madonna con Bambino di fine Duecento. Anche l'Oratorio della Madonna del Morbo merita sicuramente una visita.
A Poppi è diffusa e rinomata l'antica arte del mobile grazie alla quale vengono realizzati oggetti spazianti dallo stile rinascimentale fino a quello moderno, passando per quello rustico.
Borgo di Poppi
Comune di Poppi
Provincia di Arezzo
Regione Toscana
Abitanti: 6.160 poppesi
Altitudine centro: 437 m s.l.m.
il Comune fa parte di:
I Borghi più belli d'Italia
Aree naturali protette:
Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi
Riserva naturale Badia Prataglia
Riserva naturale Camaldoli
Il Comune
Via Cavour 11 - Tel. 0575-50221
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Un microcosmo di romiti, osti, frati, buffoni, penitenti, badesse, converse e madonne che, nelle Fiabe fantastiche di Emma Perodi (1892), recitano sul medesimo fondale del Casentino, disegnando una Toscana diversa: non quella fiorentina, rinascimentale, ma quella che fa strada attraverso l’Appennino, verso i confini di Romagna Proprio qui nel Casentino dove, nei primi secoli del cristianesimo, c’erano monaci che intenti a raccogliere e scrivere leggende di santi, il diavolo appare con fugaci manifestazioni, occhieggiando dalle stalle o materializzandosi nelle veglie. E anche se questo non accade più, noi sentiamo ancora presenze misteriose nei boschi che circondano le pievi e i castelli del Casentino. Tra questi castelli, quello di Poppi mantiene una sua “aura” romantica: la sua mole s’impone sulla valle, è visibile da tutte le località vicine ed è espressione dello spirito guerriero dei suoi fondatori, i conti Guidi, signori incontrastati del Casentino fino al 1440, quando il tradimento di uno di loro spianò la strada al possesso fiorentino.
Le attuali mura e le quattro (in origine cinque) porte del borgo erano già costruite da una trentina d’anni quando, l’11 giugno
1289, si combatté a Campaldino, nella piana sotto Poppi, una delle più grandi battaglie campali del Medioevo, alla quale
partecipò anche Dante Alighieri: Firenze contro Arezzo, ovvero guelfi contro ghibellini. Due le cose da vedere nel castello:
la biblioteca Rilliana, ricca di 25 mila volumi antichi, manoscritti e incunaboli; e il ciclo di affreschi trecenteschi attribuiti a
Taddeo Gaddi, allievo di Giotto.