
Festeggiamenti del Santissimo Salvatore
Dal 2 al 10 agosto, Cefalù celebra uno dei suoi eventi più sentiti e suggestivi: la Festa del Santissimo Salvatore della Trasfigurazione, patrono storico della città e titolare della magnifica Basilica Cattedrale normanna. Una festa che fonde sacro e profano, tra solenni riti religiosi, folklore popolare e spettacolari manifestazioni sul mare.
Le celebrazioni iniziano il 2 agosto con l’esposizione della bandiera con il Cristo Pantocratore, issata tra le torri del Duomo: un gesto simbolico che dà inizio a otto giorni di devozione, musica, tradizioni e incontri. Il vessillo rimarrà esposto fino al 10 agosto, quando viene solennemente ammainato.
Il 5 agosto, vigilia della Trasfigurazione, è il giorno del ringraziamento al SS. Salvatore per aver protetto Cefalù dal devastante terremoto del 1783. Le campane suonano, i mortaretti esplodono nel cielo e la banda musicale attraversa le vie cittadine, in un’atmosfera di festa e gratitudine.
Il momento più atteso arriva il 6 agosto con la tradizionale ‘Ntinna a Mari: una vera e propria “antenna a mare”, ovvero un palo cosparso di grasso e sospeso orizzontalmente sul mare, alla cui estremità sventola il vessillo del Salvatore. I partecipanti tentano di raggiungerlo camminando sul palo scivoloso, tra il tifo della folla assiepata lungo il molo. La sera, la processione del SS. Salvatore attraversa le vie del centro e si conclude con un emozionante spettacolo pirotecnico.
Una festa che unisce passato e presente
Le origini della festa si intrecciano con la storia della città: si dice che coincidesse con il periodo del porto franco normanno, un’esenzione doganale concessa a Cefalù tra il 2 e il 10 agosto. Testimonianze storiche, come un documento del 1566, confermano l’antica “immunitas nundinarum” concessa in occasione delle celebrazioni.
Tra spiritualità e folklore, la Festa del SS. Salvatore è oggi il simbolo più autentico dell’identità cefaludese. Un evento imperdibile per chi vuole scoprire la Sicilia più vera, dove fede, tradizione e mare si fondono in un abbraccio senza tempo.
Ph. Antonino Bartuccio
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