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Località: Via 4 novembre, 15 - Novella fraz. Revò - Revò - Trento
Telefono: 0463 432271

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Azienda Agricola El Zeremia

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Azienda Agricola El Zeremia

L’Azienda Agricola El Zeremia, composta da circa 4 ettari, 2 coltivati a mele e 2 a vite, è situata nel comune di Novella, frazione Revò nella provincia di Trento; l’azienda fu ereditata da Zadra Augusto nel 1991, anno in cui morì il nonno Tullio, già agricoltore e conservatore di un antico vitigno di uva Groppello di Revò.
Nel suo testamento vi era scritto che lasciava “il vigneto in eredità al figlio Augusto ultimo di sette figli e che doveva tenerlo e coltivarlo almeno per dieci anni.”
Augusto fece tesoro di questa frase e non solo lo continuò a lavorare a prendersi cura della terra ma vi si innamorò a tal punto che nel 2001 il suo prodotto fu riconosciuto come vino autoctono della Val Di Non, grazie agli studi del DNA fatti dall’istituto agrario di San Michele.
Successivamente venne riconosciuto come VINO IGT.

All’inizio degli anni 90 il vino si faceva in casa per uso familiare. Nel 1995 grazie ad un incontro casuale con il giornalista Rai Nereo Pederzolli, che si disse incuriosito della bellissima uva appena vendemmiata e prossima alla pigiatura in cantina, fra lui e Augusto seguì una scommessa: venne portata l’uva in una cantina specializzata, la Pravis di Lasino Valle dei Laghi (TN) dove si fecero esperimenti sulla vinificazione; da questo vino sconosciuto e raro ne derivò uno considerato pregiato che venne definito la “memoria enoica” del Trentino.
Col tempo si sparse la voce che il vino Groppello di Revò stava prendendo piede e quando Zadra conobbe Gianpaolo Girardi, “l’archeologo dei vini trentini”, titolare dell’azienda Proposta Vini, il Groppello venne inserito nella collana Vini dell’angelo, un progetto nato nel 1988 che valorizza la biodiversità viticola trentina e che accomuna una quindicina di appassionati produttori decisi a recuperare quei vitigni antichi, spesso volutamente dimenticati, che erano coltivati nel Trentino asburgico fino alla caduta dell’Impero.
Il Groppello, spesso confuso con i più famosi Groppelli della sponda bresciana del lago di Garda, ha origini molto lontane. La sua antica storia è documentata in modo certo nelle cronache del Mariani, nelle quali si legge che negli ultimi anni di appartenenza del territorio all’Impero Austro-Ungarico, si aveva una produzione di quasi 50 mila ettolitri di vino che partivano alla volta di Vienna, alla corte dell’imperatore Francesco Giuseppe.

A Revò, nel 1893, fu fondata la Prima Cantina Sociale del Trentino, e la Terza in termini di quantità dopo Borgo Valsugana e Riva del Garda, per questo si considera che l’uva e il vino, prodotti in questo territorio, che oggi è ricoperto da mele, era un semplice e normale terreno di produzione vitivinicola dell’impero Asburgico.
Purtroppo la filossera, la Grande Guerra e successivamente la costruzione della diga artificiale sul lago di Santa Giustina nel 1951 contribuirono all’estinzione di questo vitigno dalle origini antiche, lasciando sul terreno pochissimi appezzamenti amatoriali con viti monumentali dal passato eroico.
Dai tempi del Nonno Tullio, la famiglia Augusto è proprietaria di un vigneto storico di oltre 120 anni di età da cui nacquero le nuove barbatelle per ampliare la superficie vitata e da dove si ricavano un centinaio di quintali di uva annuali per un pregiato vino Groppello di Revò.
La tenacia della famiglia e di alcuni “irriducibili” agricoltori hanno fatto sì che questa uva ottenesse una piccola nicchia nel regno della mela.
El Zeremia è il soprannome di famiglia, il cui obbiettivo sin dall’inizio era quello di valorizzare e portare sulle maggiori tavole di ristoranti blasonati di tutto il mondo il Groppello di Revò.

A seguito della ristrutturazione, dal 2010, la cantina si presenta in un contesto antico ma funzionale con tecnologie moderne, con una prima parte di fermentine in acciaio per la vinificazione e una parte destinata a barricaia per l’affinamento e l’invecchiamento. A lato della cantina viene proposta la sala degustazione con capienza massima di 40 persone, dove si possono assaporare pietanze tipiche locali, accompagnate dal vino di casa il Groppello di Revò nelle due versioni, una vinificata in acciaio più beverina che rispecchia la rusticità del vitigno, l’altra affinata in barrique più elegante e complessa.

Un’altra curiosità dell’azienda è che da una decina d’anni sono stati aggiunti diversi tipi di uvala: la Johanniter, vitigno a bacca bianca, resistente alle principali malattie fungine che non necessita di nessun tipo di trattamento fitosanitario; Viti di eccellente qualità in grado di produrre un’uva profumata per un vino ricco di naturalità e genuinità, prodotto sia in versione ferma che spumantizzata Metodo Classico.
Da sottolineare il progetto di recupero del Maor antico vitigno autoctono a bacca bianca presente ancora nel 400 solo in Val di Non e all’inizio della Val di Sole.

Ogni anno la vendemmia è una festa, accompagnata dalle salsicce e polenta, pasto tipico della ricorrenza come il signor Zadra voleva, per non dimenticare le tradizioni di un tempo.
Si fanno visite guidate in cantina e, per i turisti, passeggiate nei vigneti a ridosso del lago di Santa Giustina; splendido panorama per foto ricordo.