Foto di Erika823

A pochi passi dal centro storico di Gaeta, incastonata nel promontorio di Monte Orlando, si cela una delle mete più affascinanti del litorale laziale: la Montagna Spaccata e la suggestiva Grotta del Turco. Questi luoghi, carichi di fede, storia e mistero, offrono un’esperienza intensa che fonde natura, spiritualità e leggende popolari. Oltre alla bellezza naturale e alle profonde suggestioni religiose, il borgo di Gaeta completa la visita con il suo patrimonio artistico, le spiagge dorate e l’autenticità del centro storico.


Il borgo di Gaeta: tra mare, storia e tradizioni

Un ponte tra Lazio e Campania

Gaeta è una perla costiera adagiata tra Roma e Napoli, affacciata sul Golfo che prende il suo nome. Il suo centro storico è un dedalo di vicoli, archi, scorci panoramici e monumenti che raccontano secoli di storia, dalla dominazione romana alla presenza longobarda, bizantina e borbonica.

Tra i punti imperdibili:

-Il Castello Angioino-Aragonese, imponente sulla sommità del promontorio;
-Il Duomo di Sant’Erasmo, con il suo campanile romanico e le reliquie del patrono;
-Il Mausoleo di Lucio Munazio Planco, in cima al Monte Orlando, da cui si gode un panorama mozzafiato.

Le spiagge, come Serapo, offrono un perfetto connubio tra relax balneare e paesaggi da cartolina.

La Montagna Spaccata: fede, leggenda e natura

Le tre fenditure nella roccia

Uno dei luoghi più iconici di Gaeta è la Montagna Spaccata, chiamata così per le tre imponenti spaccature verticali che fendono la parete del monte. Secondo la tradizione, si aprirono nel momento della morte di Cristo, come narra il Vangelo di Matteo: “Gesù rese lo spirito, la terra tremò e le rocce si spaccarono” (Mt 27,50-51). Un’epigrafe scolpita nella roccia all’interno della fenditura lo ricorda ai pellegrini che da secoli vi giungono.

La leggenda della Mano del Turco

Lungo la scalinata nella spaccatura principale si trova l’impronta della “Mano del Turco”, lasciata – secondo la leggenda – da un marinaio scettico che, toccando la roccia, vide la pietra liquefarsi lasciando impressa la forma della sua mano. Questo segno è ancora visibile e continua a suggestionare i visitatori.


Foto di Il Giornale dell’Ambiente

Il Santuario della Santissima Trinità e la Via Crucis in maiolica

Spiritualità incastonata nella roccia

Nel cuore della Montagna Spaccata sorge il Santuario della SS. Trinità, fondato tra il X e l’XI secolo, un luogo di preghiera che ha visto passare santi, papi, pellegrini e sovrani. Tra i visitatori più illustri: San Filippo Neri, Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, Ignazio di Loyola, e persino Pio IX.

Lungo il corridoio roccioso che porta alla cappella, si snoda una Via Crucis in maiolica, composta da 14 stazioni risalenti al 1849, con versi attribuiti al poeta Metastasio. Ogni riquadro è una piccola opera d’arte ceramica, restaurata nel tempo per restituire splendore al percorso.


Foto di Gretchen Swanson


La Grotta del Turco: tra fascino geologico e mistero

Una fenditura scavata dal mare

Alla sinistra della spaccatura principale si trova la spettacolare Grotta del Turco, una cavità marina accessibile tramite una scalinata di oltre 300 gradini (attualmente visitabile fino a un punto panoramico per motivi di sicurezza). L’effetto dei raggi solari che penetrano nella grotta crea suggestivi riflessi smeraldo e turchese, un incanto che ha conquistato anche i free climbers e i fotografi.

Il nome “Grotta del Turco” deriva dalle incursioni saracene del IX secolo, quando i pirati trovavano rifugio in queste fenditure del promontorio. La leggenda e la realtà si intrecciano, conferendo alla grotta un alone di mistero e avventura. Nel 2023, Italia.it l’ha inserita tra le cinque grotte marine più belle d’Italia e del Mediterraneo.


Foto di I.H.Snaps

Visitare Gaeta, la Montagna Spaccata e la Grotta del Turco significa immergersi in un luogo dove la bellezza della natura si intreccia indissolubilmente con la spiritualità, la storia e la leggenda. Che si tratti di un pellegrinaggio, una passeggiata culturale o una gita panoramica, questi luoghi sanno regalare emozioni profonde e indelebili. Un viaggio nel cuore della roccia e dell’anima, incastonato sul mare più blu del Tirreno.