Il Convento di San Francesco dei Frati minori riformati sorge sul luogo in cui in origine si trovava la Chiesa di San Cataldo. La costruzione venne irreparabilmente devastata dal sisma del 1456 e perciò si avviò all’abbandono, pur essendo richiamata in atti ufficiali fino al 1794. A metà del Cinquecento, attorno alla chiesetta venne costruito il Convento, ricostruito dopo il terremoto del 1703. Un altro sisma colpì il complesso nel 1930, e questo diede l’opportunità di ricostruire e ingrandire il convento, che oggi si articola su due livelli: il piano inferiore, dove sono collocati i laboratori in cui si lavora la lana, il refettorio, la cucina e le cantine; e quello superiore che ospita le celle dei frati.
Della precedente costruzione si conservano diverse parti: l’ingresso con un affresco che rappresenta la Vergine del Monte Carmelo e gli affreschi del Cinquecento e Seicento nei locali di nord ovest. Appartengono all’edificio semidistrutto anche il coro ligneo, un riquadro in cui è dipinta la Madonna e una statua lignea della Vergine di epoca barocca, assieme a un dipinto su tela di scuola barocca napoletana che raffigura San Francesco.