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Località: Viale S. Nicandro, 98-102 - Venafro - Isernia

Basilica dei SS. Martiri Nicandro, Marciano e Daria

Basilica dei SS. Martiri Nicandro, Marciano e Daria

Situata nella zona orientale di Venafro, lungo la strada per Isernia, la Basilica dei SS. Martiri Nicandro, Marciano e Daria è un luogo sacro di profonda devozione e uno dei monumenti religiosi più significativi del Molise. La chiesa sorge su antichi resti romani, parte dei quali sono stati riutilizzati nella costruzione, testimoniando così la continuità millenaria del culto e dell’insediamento umano in quest’area.

La struttura interna, a due navate, custodisce capolavori di arte sacra e di artigianato ligneo: l’altare maggiore, in noce finemente intarsiato e pirografato, è una magnifica opera del frate Bernardino da Mentone (XVIII sec.), impreziosito da un paliotto scolpito e da un tabernacolo riccamente decorato. Al centro si trova un pregiato dipinto della Madonna coi Santi Protettori (fine ‘600), opera del pittore fiammingo Dirck Hendricks, detto in Italia Teodoro d’Errico. Ai lati della tela centrale si aprono due nicchie con statue lignee di San Fedele da Sigmaringa e San Felice da Cantalice; nella parte superiore campeggia un quadro dedicato a San Michele, affiancato da lunette con ritratti francescani, tra cui San Bonaventura da Bagnorea e San Ludovico di Tolosa.

L’intero presbiterio, decorato con maestria, offre un insieme armonico di fede e arte. Alle pareti si trovano anche le opere pittoriche dell’artista molisano Amedeo Trivisonno, che illustrano le vicende dei martiri Nicandro, Marciano e Daria, patroni della città.

Elemento di particolare venerazione è la cripta sotto l’altare maggiore, dove si conserva il sepolcro di San Nicandro. In un piccolo pozzetto presso la tomba si raccoglie il misterioso “Manna di San Nicandro”, una sostanza liquida a cui i fedeli attribuiscono proprietà miracolose. La chiesa è meta di continui pellegrinaggi, soprattutto in occasione delle feste patronali.

Accanto alla Basilica si trova il convento francescano, fondato nel 1573 da P. Giovanni Maria da Tusa su richiesta del Comune. Il convento ingloba l’antica chiesetta costruita nel luogo stesso del martirio dei tre santi e ha ospitato importanti capitoli provinciali nel 1578 e 1586. Tra gli episodi storici di rilievo si segnala anche la breve permanenza, tra ottobre e dicembre del 1911, di Padre Pio da Pietrelcina, che qui fu protagonista di eventi misteriosi, annotati dal confratello Padre Agostino da San Marco in Lamis.

A suggello della sua importanza spirituale e storica, la chiesa ha ricevuto il titolo di Basilica, conservando al suo interno le reliquie dei tre Santi Martiri. Venafro, inoltre, condivide con Isernia il ruolo di concattedrale, sottolineando la centralità di questo luogo nella vita religiosa della regione. Un santuario ricco di arte, fede e memoria, che rappresenta un tesoro vivo del patrimonio molisano.

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