La Chiesa dei Rossi è posta in mezzo alle case che costituirono il primitivo nucleo dell’abitato di Varzi, edificato dopo la costituzione, nel 1275, del Marchesato dei Malaspina, questa costruzione è vestigia dell’antica tradizione di religiosità, di gusto e di creatività che la zona ancor oggi conserva. La chiesa risale al 1636. E’ così denominata perché qui si radunava la Confraternita della SS. Trinità, dalla caratteristica mantellina rossa indossata dai Confratelli.
Dal punto di vista architettonico rappresenta un esempio originale, e per certi versi, anticipatore dello stile settecentesco lombardo. La sua pianta con struttura a navata unica è un esempio comune in Oltrepò. Di pregevole, all’interno, vi è la statua lignea dell’Angelo Custode, del 1684, autore Antonio Perico da Milano, indorata da Ambrogio Giussano da Pavia, che nella sua semplice bellezza attrae ancor prima di ogni altra cosa il visitatore. Altre opere di particolare pregio sono il coro in legno di noce in «stile quattrocento», un bellissimo «letturino», già oggetto di mostre artistiche in Diocesi, e i mobili della sagrestia, anch’essi in legno di noce.