La chiesa, ricordata fin dal 923, di probabile origine altomedievale, è incastonata tra le mura e la principale porta di accesso al paese, è in stile romanico con decorazioni bizantine ed ha annesso il Museo di arte sacra, che espone importanti sculture, quadri e paramenti sacri. Fu ricostruito nel 1189 dai maestri Barone Amico e Bono da Calci, come attesta l’epigrafe incisa sull’intonaco del transetto sinistro. La matrice pisana è apprezzabile sia nel tipo di decorazione della chiesa sia nella scelta dell’impianto a navata unica con transetto. La facciata è aperta da un portale fiancheggiato da due colonne, i cui capitelli sorreggono due leoni; l’architrave è sormontato da un archivolto bicromo decorato a girali. Nella parte superiore della facciata c’è un occhio quadrilobato. All’interno, si trova un fonte battesimale ottagonale, tardomedievale.