Castel Maniace è uno dei più importanti monumenti del periodo svevo di Siracusa, in Sicilia. Nel sito in cui sorge il castello dovettero quasi certamente esistere delle fortificazioni sin dai tempi dei Greci in quanto è strategicamente importante per la difesa del Porto Grande. Nel 1038 il comandante bizantino Giorgio Maniace, da cui il castello prende nome, promosse la costruzione di opere a difesa del porto di Ortigia nel corso della sua campagna militare. Qualche anno dopo gli arabi si impadronirono nuovamente di Siracusa e del maniero che tennero fino al 1087 quando furono sconfitti e cacciati dai Normanni. L’impianto originario del castello Maniace è dovuto all’imperatore Federico II di Svevia, che ne affidò la realizzazione all’architetto Riccardo da Lentini tra il 1232 e il 1239. Nel 1321 ospitò la seduta del Parlamento siciliano convocato per sancire l’eredità del figlio di Alfonso III d’Aragona, Federico III di Aragona. Negli anni successivi al 1535 il viceré Ferdinando Gonzaga, per porre rimedio alla piaga delle frequenti incursioni piratesche saracene nelle città costiere della Sicilia orientale fece approntare un piano di rafforzamento delle difese costiere. Nel 1540 vi prese alloggio l’ammiraglio Andrea Doria durante la spedizione organizzata da Carlo V contro i musulmani. Alla fine del XVI secolo, il castello Maniace era divenuto il punto nodale della cinta muraria di Ortigia ma, il 5 novembre 1704, l’edificio venne squassato da una violenta esplosione della polveriera che proiettò i pezzi di otto delle volte a crociera e di blocchi di pietra nel raggio di alcuni chilometri. Nel periodo borbonico il castello riacquistò le sue funzioni militari e venne munito di bocche da fuoco. Nel 1838 in seguito ai moti che si stavano scatenando in tutto il regno borbonico venne dotato di una costruzione di difesa. Anche dopo l’unificazione d’Italia rimase una struttura militare e tale rimase fino alla seconda guerra mondiale.
Ai quattro angoli della costruzione sono quattro torri cilindriche inserite armoniosamente nell’opera muraria. Castel Maniace è accessibile attraverso la porta carraia della ex-caserma Abela sita, a Siracusa, in piazza Federico di Svevia. Attraversando il successivo cortile si trova un ponte in muratura che adduce ad una porta, con colonne laterali, di epoca spagnola (XVI secolo). Tale ponte ha sostituito l’antico ponte levatoio ligneo che scavalcava il fossato che circondava il castello all’epoca della costruzione e lo separava dalla estrema punta meridionale di Ortigia; il largo fossato, colmato nel Cinquecento, metteva in comunicazione il Porto Grande con il mare aperto e a ponte alzato permetteva una migliore difesa del castello in caso di attacco. Contrasta con l’aspetto generale dell’opera, preminentemente militare, il portale marmoreo decorato, la cui profondità della strombatura fu sfruttata dai costruttori per realizzarvi dei virtuosismi artistici.