La raccolta di opere d’arte, donate al borgo nel 1850 dal geniale artista e collezionista Fortunato Duranti, comprende tra le altre un trittico di Pietro Alamanno, alcune tele di Giovanni Spadino e Cristoforo Munari, una Madonna con il Bambino di Jacopo del Sellaio, una grande pala di Pier Francesco Fiorentino, la lunetta attribuita a Nicola di Maestro Antonio, nonché un tondo del Perugino. Numerosi sono i bozzetti di Corrado Giaquinto e i monocromi di Cristoforo Unterperger, con un apporto significativo alla conoscenza della pittura romana del secondo Settecento.
Al primo piano del Palazzo Leopardi è stato inoltre allestito il Museo Faunistico dei Sibillini, dove sono esposte le specie più significative dell’Appennino centrale. Appositi pannelli didattici ne illustrano le principali caratteristiche.