sudo nano /var/www/vhosts/e-borghi.com/httpdocs/wp-config.php Chiesa di San Teonesto | e-borghi

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Località: Via delle Grazie - Masserano - Biella
Telefono: 345 5126696
Sito: https://polomusealemasseranese.weebly.com

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Chiesa di San Teonesto

Chiesa di San Teonesto

Chiesa di San Teonesto

Di origini molto antiche, la chiesa di San Teonesto è situata al di fuori del borgo sopra un poggio isolato. Attualmente sconsacrata, fino al XIX secolo fu la chiesa di un Convento di frati, giunti a Masserano nel 1592 per volere della marchesa Claudia, moglie di Besso Ferrero Fieschi, per occuparsi della popolazione. In seguito alla soppressione degli ordini religiosi voluta da Napoleone, i frati furono costretti a lasciare il convento, che, dopo un periodo di abbandono, venne acquistato dal Comune e adibito a edificio scolastico, funzione che conserva tuttora.

Edificata in stile romanico, presenta una facciata a capanna contraddistinta da due contrafforti con al centro il portale. L’interno è imponente, con volte a crociera a tutto sesto, e impreziosito dagli altari delle cappelle laterali in stucco. La prima a destra dopo l’ingresso è la ricca cappella di Sant’Antonio da Padova, di autore anonimo, realizzata per un ex voto nel 1650, come afferma il testo della cartella posta sulla volta. Alla sua sinistra si trova la cappella di San Diego, seguita dalla cappella di San Francesco, riccamente decorata da stucchi e affreschi con scene della vita del santo. Dall’altro lato troviamo invece la cappella di San Bonaventura, decorata a stucco, e quella di San Pietro d’Alcantara, interamente affrescata.

Salendo il presbiterio, tramite una porta sulla sinistra si accede a quella che un tempo era la cappella della Salus Infirmorum, riccamente affrescata nella seconda metà del Seicento. Sulla parete di destra si può ammirare una pseudo pala d’altare raffigurante la Natività della Vergine, mentre sulla volta, oltre una finta cupola, è rappresentata l’Incoronazione di Maria. In San Teonesto Barocco e Romanico si mescolano, creando un sito artistico unico per la storia dell’arte piemontese.

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