La riserva naturale Foci dello Stella comprende il delta del fiume Stella e la zona lagunare circostante; trattasi di un esteso e rigoglioso canneto intersecato da una tortuosa rete idrica che si protrae dolcemente in laguna. Il canneto è in effetti una costante e notevole espressione della riserva delle Foci dello Stella. Motivo di elevato pregio naturalistico della laguna ed in particolare delle Foci dello Stella è l’eccezionale presenza avifaunistica. Numerosi sono, infatti, per specie e quantità, gli uccelli che popolano ed animano tale ambiente palustre nelle diverse stagioni. Molti vi sostano durante le migrazioni, tanti vi trascorrono l’inverno ed altri ancora trovano qui l’habitat ideale perla nidificazione.
Nell’ampio canneto esistente trovano rifugio tutte le principali specie tipiche di questi ambienti. Tra le specie nidificanti menzione particolare meritano l’airone rosso (Ardea purpurea), circa 80 coppie si riproducono nei canneti del delta dello Stella, il falco di palude (Circus aeruginosus) che trova qui la massima concentrazione forse a livello nazionale, e vari passeriformi come ad esempio basettino (Panurus biarmicus), salciaiola (Locustella luscinioides), cannareccione (Acrocephalus arundinaceus), e cannaiola (Acrocephalus scirpaceus). Nelle sacche lagunari circostanti i canneti s’aggregano d’inverno grandi stormi di uccelli acquatici in particolare folaghe ed anatidi quali: canapiglia (Anas strepera), alzavola (Anas crecca), germano reale (Anas platyrhynchos), mestolone (Anas clypeata), moriglione (Aythya ferina), moretta (Aythya fuligula) e quattrocchi (Bucephala clangula)
Il Casone tipica costruzione lagunare in canna e legno, antico rifugio/abitazione dei pescatori maranesi, sulla laguna di Marano il nucleo di casoni più consistente di tutti, per numero degli stessi, è quello posto alla foce del fiume Stella, nel cuore della riserva naturale. Il casone maranese tipico dovrebbe essere quello che è ben presente in vari esempi alla Foce dello Stella (tralasciando recenti ricostruzioni che oltre ai materiali hanno snaturato anche dimensionalmente quelle che erano le tipologie antiche). Un tempo il casone veniva usato sia per riporre gli attrezzi da pesca e da caccia, che per mangiare, per ripararsi dalla pioggia e dormire.
Ogni famiglia maranese aveva la sua casa in muratura a Marano ed uno o più casoni in laguna, come punto d’appoggio per svolgere l’attività peschereccia. Non c’erano le finestre ed una volta acceso il fuoco, il fumo doveva uscire attraverso gli interstizi delle cannucce o dalla porta lasciata aperta d’estate. Certamente il fumo s’impadroniva di tutto il casone e bisognava sedersi bassi e con la porta aperta per potersi guardare, parlare e respirare meglio. Teneva lontano le tantissime zanzare e oleoso com’era, s’attaccava all’incannucciato rendendolo internamente più impermeabile all’acqua.
Visita alla Riserva
La visita alla foce dello Stella avviene necessariamente via acqua. Mediante l’utilizzo di un natante è possibile ammirare oltre ad un panorama unico e suggestivo, ed alla ricca avifauna, alcuni aspetti ambientali del tutto peculiari e oramai molto rari a livello nazionale. Elementi caratteristici della foce dello Stella, di sicuro fascino, sono i casoni, tipiche costruzioni locali in canna palustre che ben si integrano con l’ambiente circostante.