L’Abbazia, conosciuta anche con il nome di Santa Maria di Grottaferrata e consacrata nel 1024 dal Pontefice Giovanni XIX, ospita religiosi Basiliani che seguono il rito bizantino, proprio della Chiesa di Costantinopoli. Il Monastero venne fondato circa 50 anni prima dello Scisma d’Oriente e dopo di esso il cenobio criptense si mantenne sempre fedele alla Chiesa di Roma, dunque i cattolici possono partecipare al rito bizantino celebrato nell’Abbazia di San Nilo ed accostarvisi ai Sacramenti. All’esterno il Monastero si presenta racchiuso da una massiccia cinta muraria merlata dotata di camminamento di ronda e da una rocca munita di torre semicircolare, la cui edificazione fu decisa nel 1482 dal Cardinale Giuliano della Rovere per il controllo e la difesa del luogo di culto. Attualmente si conserva ancora il portone principale decorato da bassorilievi celebrativi, che all’epoca era dotato di ponte levatoio. L’attuale ponte di accesso all’Abbazia introduce al cortile con la grande statua di San Nilo ed al portico del Sangallo. La Chiesa di Santa Maria è affiancata da un campanile in stile romanico e presenta una facciata ornata da un enorme rosone. Attraverso la porta detta “speciosa” a motivo delle ricche decorazioni che la ricoprono, si accede all’interno della Basilica. Gli ornamenti interni, originalmente in stile romanico, sono stati ricoperti nel 1754 da un fitto rivestimento in stucco di stile barocco. Il soffitto in legno è del 1577, il pavimento in marmo policromo si raccorda al gusto del XIII secolo, mentre l’arco trionfale che divide la navata centrale dal presbiterio è decorato da mosaici del XII secolo con scene della Pentecoste. La navata laterale contiene la cosiddetta Grotta Ferrata (cryptaferrata) e la Cappella Farnese con affreschi del Domenichino. All’ingresso dell’abside spicca l’icona di Maria col Bambino di Gian Lorenzo Bernini, alle spalle abbiamo il Santuario con il baldacchino da cui pende la Colomba argentata che custodisce il Santissimo Sacramento.
La chiesa è aperta al pubblico e visitabile. All’interno dell’Abbazia si trova una importante Biblioteca dove sono conservati più di mille manoscritti antichi e circa 50.000 volumi di grande valore, alcuni risalenti agli anni della fondazione dell’Abbazia ed appartenuti allo stesso San Nilo. Oltre alla Biblioteca, dal 1931 l’Abbazia possiede un famoso Laboratorio di Restauro del Libro Antico, che annovera fra i suoi lavori più importanti il restauro del celebre “Codice Atlantico” di Leonardo da Vinci; l’opera del Laboratorio è stata inoltre fondamentale nel restauro dei manoscritti salvati dall’alluvione di Firenze del 1966. Infine, sempre all’interno dell’Abbazia, si trova anche un Museo Archeologico, che conserva una ricca collezione di reperti.
Visite gratuite a cura dell’Associazione Gruppo Archeologico Latino Bruno Martellotta: sabato e domenica alle 16.00, in estate alle 17.00.