Sulla sommità di Monte Saraceno (m 1089 s.l.m.) e sulle alte pendici a sud-ovest si trovano i resti di una fortificazione sannitica della quale se vedono tratti delle mura e i basamenti delle cinque porte. Costruita attorno al IV secolo a.C., quando si profilavano le guerre che contrapposero i Sanniti ai Romani, restò in uso fino al I secolo a.C., quando la loro utilizzazione era ormai diventata inutile: finite le guerre, pacificata l’Italia, diventati i Sanniti alleati dei Romani, la popolazione non ebbe più bisogno di uno spazio sicuro in cui rifugiarsi con i propri armenti nei momenti di pericolo. Lo spazio all’interno della cinta fortificata è attraversato da un percorso stradale antichissimo, che proveniva dal tratturo Cortile-Matese e sboccava sul tratturo Pescasseroli-Candela. Nei due punti in cui tale strada si immetteva nella fortificazione e ne usciva, si trovano i resti delle due porte monumentali che erano munite di torri.