A impreziosire il borgo millenario di Castel di Guido c’è l’omonima oasi gestita dalla LIPU: l’area verde di circa 250 ettari è attraversata dal fiume Aniene e si caratterizza per la presenza di paesaggi incontaminati e variegati, dove si alternano prati, collinette, boschi, pascoli e uno stagno popolato di raganelle e rospi smeraldini.
L’Oasi di Castel di Guido, nata nel 1999, ospita numerose specie faunistiche come lepri, volpi, lupi, cinghiali, tassi e testuggine di Herman: gli amanti del birdwatching potranno poi divertirsi nell’avvistare alcune delle 160 specie di uccelli, dal nibbio bruno al gruccione, fino all’averla e al nibbio reale.
Il simbolo del parco, oltre ai balestrucci e ai rondinoni, sono le rondini: queste, cibandosi di insetti, contribuiscono alla salubrità del territorio e degli animali che lo popolano, prevenendo la proliferazione dei batteri.
Quattro tipologie di sentieri, di diversa difficoltà e lunghezza, permetteranno ai visitatori di scoprire le bellezze naturalistiche del parco, passeggiando all’ombra di sugheri, querce e cerri.