Il santuario di Santa Rita da Cascia è composto da diverse strutture sia che ripercorrono luoghi dove la santa è vissuta, sia per l’accoglienza dei pellegrini. In origine il santuario era semplicemente composto da un monastero e da una piccola chiesa che ospitava l’urna con le spoglie di santa Rita; agli inizi del XIX secolo le strutture esistenti divennero inadeguate per il sempre maggior numero di pellegrini che arrivava a Cascia e fu così, grazie alla volontà di Madre Maria Teresa Fasce, che iniziò la costruzione di un santuario capace di rispondere alle esigenze dei fedeli: il complesso comprende due basiliche, un monastero, diverse sale polivalenti ed un ostello.
La basilica si presenta a forma di croce greca, caratterizzata da quattro absidi alle estremità: in una di queste si apre la cappella di Santa Rita che ospita il sarcofago della santa.
La basilica inferiore invece, originariamente cripta della basilica custodite la tomba di Madre Maria Teresa Fasce e le spoglie del beato Simone Fidati, assieme al miracolo eucaristico; nella chiesa sono conservate opere di Luigi Filocamo e Armando Marrocco.
Il monastero di Santa Rita da Cascia è il luogo dove la santa ha vissuto per più di quarant’anni la sua esperienza di vita monacale, fino alla sua morte: costruito nel XIII secolo, era intitolato originariamente a santa Maria Maddalena; venne ampliato durante il XVIII secolo ed ospita ancora suore della comunità agostiniana.
Nel monastero è possibile osservare alcuni luoghi fondamentali della vita di santa Rita, come il cortile, con il pozzo, una vite e i caratteristici fori sul muro, tana delle api muraiole, il coro antico, che custodisce affreschi del XVI secolo e tele del XVII e XVIII secolo, l’oratorio nel quale santa Rita ricevette la stigmate, diverse celle, una delle quali appartenuta alla santa e altre che contengono oggetti ad essa appartenuti come la fede nuziale e diversi sarcofagi, ed il roseto, ricreato per ricordare il miracolo della rosa e dei fichi.