La Basilica di Santa Chiara, costruita nel cuore di Assisi tra il 1257 e il 1260, è uno dei luoghi più visitati e spiritualmente significativi della città umbra, seconda solo alla Basilica di San Francesco. Dedicata a Santa Chiara d’Assisi, la più fedele discepola di San Francesco e fondatrice dell’Ordine delle Clarisse, la chiesa custodisce le spoglie mortali della santa e ne celebra l’eredità spirituale attraverso arte, architettura e culto.
L’edificio sorge su ciò che un tempo era la Chiesa di San Giorgio, luogo in cui erano stati temporaneamente sepolti sia Francesco che Chiara. Voluta dalle Clarisse e autorizzata da Papa Alessandro IV nel 1255, la nuova basilica venne realizzata in pietra rosa e bianca del Monte Subasio, secondo un’architettura che si ispira alla Basilica Superiore di San Francesco, pur con caratteristiche originali.
La facciata a capanna, semplice ma potente, è scandita in tre sezioni: nella parte inferiore si apre il portale d’ingresso, al centro un rosone finemente lavorato con doppio giro di colonnine e archetti, mentre in alto si trova un oculo circolare. Sui lati, gli archi rampanti, aggiunti nel XIV secolo, conferiscono solidità strutturale e armonia visiva. La piazza antistante offre una delle vedute più suggestive sulla Valle Umbra e sulla Basilica di Santa Maria degli Angeli.
L’interno è a navata unica con transetto e abside poligonale, solenne nella sua essenzialità. In origine interamente affrescato, fu in parte scialbato nel Settecento. Restano tuttavia preziosi cicli pittorici: tra questi, nel transetto destro, le Storie dell’infanzia di Cristo, il Giudizio Universale, e le Scene della vita e dei funerali di Chiara, attribuite al Maestro Espressionista di Santa Chiara, forse identificabile in Palmerino di Guido. Sopra l’altare maggiore campeggia un crocifisso ligneo del XIII secolo, realizzato dal Maestro di Santa Chiara, con la Beata Benedetta ai piedi del Cristo.
Degna di nota è la Cappella di San Giorgio, sul lato destro della navata, che conserva il celebre Crocifisso di San Damiano, databile al XII secolo, dal quale, secondo la tradizione, Cristo parlò a Francesco, cambiandogli la vita. Questa croce, realizzata da un ignoto autore, è uno dei simboli più profondi della spiritualità francescana.
Sotto il presbiterio si scende nella cripta neogotica, costruita tra il 1850 e il 1872 e risistemata nel 1935. Qui sono custodite le reliquie personali e le spoglie di Santa Chiara, esposte in un ambiente raccolto e silenzioso, meta di pellegrinaggio continuo.
Adiacente alla basilica si trova il convento delle Clarisse, ricostruito tra il XVI e il XVII secolo, e un chiostro affrescato nel 1696 da fra’ Giuseppe da Gravina.
Luogo di intensa spiritualità e insieme straordinario monumento artistico, la Basilica di Santa Chiara è oggi un simbolo del dialogo interculturale e religioso. Come affermava Philippe Daverio, le sue pareti raccontano “una narrazione infinita”, sintesi visiva di un secolo e mezzo di storia, fede e consapevolezza europea.