Marina di Novaglie, o semplicemente Novaglie, è una località balneare del territorio di Alessano, in Puglia. La località è stata abitata da tempi antichissimi come testimoniano numerose grotte adibite a laure basiliane nel medioevo e a rifugio per i pescatori in seguito. Le origini del toponimo sono incerte: è forse ricollegabile al processo di bonifica che nell’XI secolo interessò la zona, rimettendo “a nuovo” aree boschive e pietrose rendendole abitabili. L’esistenza di alcune sorgenti di acqua dolce fece di Novaglie una località strategica per i pirati Saraceni che vi si recavano per rifornirsi. Fin dall’antichità la costa di Novaglie è stata utilizzata come punto d’attracco per navi e barche, come testimonia il toponimo Porto Vecchio dato al tratto di costa più a Nord-est. Novaglie ospita due antiche laure basiliane nella zona del nuovo porto, scavate nella roccia a partire da due cavità naturali; adibite nel tempo a ricovero per imbarcazioni, è possibile scorgere in esse tratti di scrittura graffita. Presente inoltre una cappella dedicata alla Madonna addolorata risalente al XX secolo, facente parte di un’abitazione privata. Le principali grotte della costa novagliese, da Nord a Sud, sono le seguenti:
- Grotta Azzurra. così chiamata per la caratteristica colorazione delle acque.
- Grotta del Diavolo. si trova a ridosso della costa nell’ampio golfo di Novaglie, di fronte alla falesia tradizionalmente denominata Punta Rossa. Poiché la grotta è molto buia (essendo essa orientata contro il sole) e la sua camera termina in un minuscolo inghiottitoio, probabilmente in tempi antichi essa è stata ritenuta la porta degli inferi, da cui il nome. Al di sopra di questa grotta si trovano le rovine della Torre d’avvistamento, in seguito crollata.
- Grotta di Porto Vecchio. Una piccola grotta con un ripiano erboso sovrastante la camera principale.
- Grotte delle Cipolliane. Un complesso di due grotte dalla particolare caratteristica di avere due camere, una a livello del mare e l’altra a essa immediatamente sovrapposta. Singolarmente, esse vengono chiamate Grotta del Presepe (poiché la sua camera superiore evoca la grotticella di un presepe) e Grotta dell’Elefante (a causa di una formazione rocciosa simile ad un elefante). Quest’ultima è molto importante per il rinvenimento al suo interno di un ciottolo intagliato da mano umana risalente al paleolitico ed esposto al Museo Civico di Paleontologia e Paletnologia di Maglie.
Dal 2013 l’antico tratturo che da Novaglie conduceva a Gagliano del Capo costeggiando le due grotte è stato riattrezzato e aperto al pubblico come percorso escursionistico; tramite esso è possibile accedere alle due camere superiori delle Cipolliane.