Si ritiene che questa chiesa di origini antichissime sia sorta sui resti di una cappella annessa all’antico castello, distrutta durante i conflitti medievali che divisero i Principi Vescovi di Trento e la famiglia Castelbarco. Nel corso dei secoli subì varie trasformazioni e ampliamenti, danneggiato nella prima guerra mondiale, fu restaurato nell’aspetto attuale nel 1929. La maestosa facciata a timpano era un tempo affrescata con motivi ornamentali; delle tre porte d’ingresso è rimasto solo quello centrale su cui svetta la statua della Vergine, Patrona d’Ala. Tra i nove altari in marmi policromi, spiccano il maestoso altare maggiore e il primo sul lato destro, con raffigurazione di Santa Lucia, patrona dei velluti, di scuola Cignaroli.secolo ).