Sul borgo di Susa, l’antica Segusio, convergono le strade che portavano rispettivamente al Monginevro e al Moncenisio, e secondariamente al Colle delle Finestre. Punto di riferimento per il territorio valsusino, il borgo ha origini antiche per la presenza di tribù celtiche, dei quali Donno e poi suo figlio Cozio erano i rappresentanti. La sua storia inizia intorno al I sec a.C., quando Augusto strinse un patto di alleanza con la popolazione locale, la cui testimonianza oggi è ancora visibile nelle decorazioni del frontone dell’Arco di Augusto edificato nell'8 a.C.
A testimonianza della romanizzazione di Susa numerosi e importanti monumenti: le rocce coppellate celtiche, testimonianza della storia segusina più antica; l'acquedotto di Graziano (IV sec. d.C.); il Castrum (IV secolo d.C.), l'arena Antonina (II secolo d.C.), la Porta Savoia (III - IV sec. d.C.) a cui venne addossata, nel XII secolo, la Cattedrale di San Giusto; le tracce delle antiche mura ancora conservate lungo la via dei Fossali (attuale Corso Unione Sovietica). I lavori di rifacimento della centrale Piazza Savoia hanno inoltre portato alla luce alcune importanti strutture che gli archeologi identificano come i resti del tempio urbano, posto al centro del foro.
Nel XI secolo diventa uno dei perni della dominazione degli Arduinici di Torino e primo avamposto dei Savoia grazie alle nozze tra la comitissa Adelaide, figlia di Olderico Manfredi marchese di Torino, e Oddone di Moriana, figlio di Umberto Biancamano. Il Castrum romano diverrà appannaggio del poter sabaudo e successivamente sede del governatore e dell’amministrazione napoleonica e oggi ospita il Museo Civico, recentemente riallestito.
L’importanza di Susa quale centro di potere e religioso è testimoniata anche dall’attuale cattedrale di San Giusto, sede dell’abbazia benedettina fondata nel 1029 che nel 1772 divenne cattedrale. Nel XIV sec. l’edificio venne rinnovato secondo dettami gotici mentre risalgono alla metà del Quattrocento i pinnacoli e le decorazioni in cotto del campanile. Nel XV secolo l’edificio fu interessato da una campagna di decorazione opera della bottega pinerolese dei Serra. All’interno notevoli gli arredi di pregio: il coro ligneo (XIV sec.), il trittico della certosa di Banda di Jacopino de Mottis (1491); la cinquecentesca scultura lignea della Maddalena, la pala con la Sacra famiglia del Moncalvo, il crocifisso ligneo di Etienne Fodéré. Tra gli edifici religiosi il convento di San Francesco (XIII sec.) presenta un ricco portale a ghimberga e un apparato decorativo trecentesco di grande rilievo. Il Museo Diocesano di Susa, presso la chiesa della Madonna del Ponte (XIII sec.) ospita oggetti d’arte significativi datati tra il IV e XX secolo, provenienti da chiese e cappelle della Diocesi, e dalla cattedrale di Susa.
Susa divenne residenza di famiglie nobili e della borghesia mercantile, tra le vestigia le case del Borgo dei Nobili, il Palazzo de’ Bartolomei con l’adiacente torre civica e le decorazioni barocche del palazzo Benit in via Francesco Rolando, la Torre dei Rotari (XIV sec.). La sua posizione strategica e rivolta verso le terre del Delfinato che iniziavano poco a monte di Susa tra Gravere e Chiomonte comportò un notevole sviluppo della piazza militare intorno alla metà del ‘500 quando sotto il Duca Carlo Emanuele I di Savoia venne costruito un moderno assetto difensivo. Le colline rocciose che circondano Susa divennero sede di fortificazioni imponenti come il Forte di Santa Maria e il Forte della Brunetta per il controllo dei valichi, poi fatto smantellare da Napoleone.
La città propone un ricco calendario di eventi e manifestazioni fra cui il Palio dei Borghi, la festa della Madonna della Neve, il Festival Internazionale del Folklore.