San Marco d'Alunzio (Sammarcu in siciliano) si trova in Sicilia, all'interno del Parco dei Nebrodi. La sua fondazione risale al IV secolo a.C. e durante il periodo di dominazione greca fu un centro fiorente denominato Alontion e batté moneta propria. Durante le guerre puniche fu conquistata dai romani, che la proclamarono municipium autonomo, ribattezzandola Aluntium e, in questo periodo, la cittadina conobbe uno sviluppo artistico ed economico di cui esiste ancora testimonianza nei monumenti archeologici e in una vasta letteratura epigrafica. Con la caduta dell'Impero romano d'Occidente, Aluntium fu conquistata prima dai Bizantini, che la chiamarono Demenna, e poi dagli Arabi che circondarono l'abitato di mura. I Normanni, sconfitti gli arabi, ne fecero il loro centro di governo e la chiamarono San Marco in onore dell'evangelista e in ricordo della prima città conquistata in Calabria. Dall'XI secolo fu dominio di Roberto il Guiscardo degli Altavilla, che la scelse come punto di partenza e come presidio militare per la conquista della Sicilia. In questo periodo fu edificato il monastero delle monache benedettine con l'annessa chiesa del Santissimo Salvatore. Abbo Filangieri e la sua famiglia governarono la città sino alla fine del feudalesimo in Sicilia. Sotto il controllo della famiglia Filingeri, San Marco divenne un centro economicamente e culturalmente ben sviluppato e fu arricchito di molte chiese. Durante il loro governo in città nacquero personalità illustri come Scipione Rebiba, divenuto cardinale, nato appunto da una Filangieri nel quartiere di San Basilio il 3 febbraio 1504, e Girolamo Lanza, eremita e fondatore dei romiti del Monte Pellegrino a cui appartenne il giovane Benedetto Manasseri da San Fratello. Il 30 luglio 1862 il Consiglio Comunale di San Marco deliberò, per ricordare le antiche origini del centro, di aggiungere al nome San Marco l'appellativo d'Alunzio: San Marco d'Alunzio.
Meritano sicuramente di visita il Tempio di Ercole, i ruderi del Castello Normanno e la Chiesa del Santissimo Salvatore.