San Giorio di Susa

A dominare il borgo medievale di San Giorio di Susa è il suo castello, fatto erigere dai feudatari Bertrandi nel XI secolo. Durante la festa patronale, che si svolge in aprile in onore di San Giorgio martire è celebre la Danza della Spade degli Spadonari e in questa occasione è tradizione confezionare i canestrelli, sottili e aromatizzati biscotti a cialda cotti su speciali ferri che ciascuna famiglia si tramanda di generazione in generazione.

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Cappella di San Sebastiano a San Giorio di Susa
Andrea Carloni/flickr
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Ammirando il Castello di San Giorio di Susa
Andrea Carloni/flickr
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San Giorio di Susa
Andrea Carloni/flickr
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San Giorio
Edoardo Schiari
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Chiesa di San Giorgio
Edoardo Schiari
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San Giorio, Cappella del Conte
Franco Borrelli
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San Giorio, Affreschi Cappella del Conte
Franco Borrelli
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Ammirando San Giorio di Susa
Lorenzo Durandetto/flick
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Mura del Castello di San Giorio di Susa
Lorenzo Durandetto/flicr
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Castello
Marco Barone/shutterstock
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San Giorio
Valle Susa Tesori
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San Giorio, Parco Orsiera-Rocciavrè
Valle Susa Tesori

La famiglia Bertrandi di Montmelian in Moriana ricevettero che nel XIII secolo i diritti su San Giorio insieme a Bruzolo, Chianocco e Villar Focchiardo. Spicca dominante sul borgo il castello (XI sec.) che i Bertrandi fecero ampliare per esigenze militari con la costruzione del maschio quadrato (in origine alto 27 metri) e il castello inferiore, addossato alle mura del ricetto, probabilmente con funzione residenziale. Fortemente danneggiato dalla truppe del maresciallo Catinat nel 1691, si conserva a rudere il castello inferiore, mentre il castello superiore fu oggetto di ricostruzioni e restauri dalla metà del Novecento. Prima abitazione privata, ora è sede di un locale.

Poco a valle del castello nell’area compresa dal ricetto significativa è la presenza di una casaforte (XII sec.), parte integrante del complesso architettonico della casa parrocchiale, presenta una bella finestra a bifore e un coronamento di merli ghibellini. La parrocchiale di San Giorgio martire (XII sec.) è stata riedificata alle forme attuali nel 1836, mentre il campanile resta a memoria dello stile romanico precedente, come alcuni basamenti di colonna e la cosiddetta Porta degli orti. La chiesa parrocchiale conserva la Pala d’altare, dipinta da Bartolomeo Giuliano del 1852; la Vetrata policroma sopra l’Orchestra, realizzata nell’anno Santo 1950 con il tema di San Giorgio che trafigge il Drago e libera la fanciulla. San Giorgio trionfante tra gli angeli è, invece, rappresentato dal Morgari nell’affresco sulla volta della navata centrale della chiesa.

Adiacente alla parrocchiale sorge su un affioramento roccioso la Cappella di San Lorenzo, detta del Conte, voluta da Lorenzetto Bertrandi nel 1328. Il ciclo di affreschi interni assegnato al maestro di San Giorio è uno dei complessi trecenteschi più ricchi della Valle di Susa: tra le particolarità si segnala la raffigurazione del Contrasto dei tre vivi e dei tre morti. Restaurata nel 2000, offre ai visitatori uno spaccato di storia, arte e religiosità medievale. Gran parte dell’area montana di San Giorio è ricca di boschi di castagno da frutto, dove si coltivano i celebri Marroni che vengono esaltati in ottobre nella sagra enogastronomica della Festa del Marrone.

Il territorio ad alta quota di San Giorio è invece compreso nel Parco Naturale dell’Orsiera Rocciavrè, tra praterie, boschi di abete bianchi, laghetti e stagni di grande rilievo naturalistico. Passando dai case di Passet si può salire all’Alpe Mustione a quota 1670 m, passare ai 2231 m di Colle del Vento e avventurarsi nelle salite alla Punta di Costabruna e al Monte Pian Real; sempre passando per Mustione si raggiunge l’Alpe del Piano delle Cavalle a 2054 m; qui si può optare per la salita alla Punta del Villano (2643 m) e alla Punta Pian Paris a 2738 m, oppure per l’ascesa ai 2735 m della Punta Malanotte sino a spingersi ai 2801 m della Punta Cristalliera, vetta più alta sul territorio comunale.

Molte le borgate ancora abitate tra le quali Pognant, Città e Martinetti, dove l’antica cappella conserva un affresco cinquecentesco. Dai Biglietti si diparte un percorso della memoria che conduce al luogo del Giuramento antifascista della Garda e attraversa le antiche cave di estrazione del gneiss che con Borgone e Villar Focchiardo furono le attività protoindustriali della zona. Ricco e variegato poi il patrimonio di piloni votivi, fontane e lavatoi, dislocati su tutto il territorio comunale.

La festa patronale del 23 aprile in onore di San Giorgio martire è celebre per la Danza delle Spade degli Spadonari che ripetono i gesti di un antico rito pagano per la fertilità della terra, mentre dal 1929 viene messa in scena al castello la Soppressione del Feudatario, rievocazione storico - leggendaria della lotta tra la popolazione e il feudatario locale. Nell’occasione delle festa patronale è tradizione confezionare i canestrelli, sottili e aromatizzati biscotti a cialda cotti su speciali ferri che ciascuna famiglia tramanda di generazione in generazione.

Borgo di San Giorio di Susa
Comune di San Giorio di Susa

Città Metropolitana di Torino
Regione Piemonte

Abitanti: 979 sangioriesi
Altitudine centro: 420 m s.l.m.

il Comune fa parte di:
Unione Montana Valle Susa

Aree naturali protette:
Parco naturale Orsiera-Rocciavrè

Il Comune
Piazza Cinque Martiri 1 - Tel. +39 0122 49666

Borgo con parco
Borgo in montagna
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Piazza Cinque Martiri - San Giorio di Susa - Torino

IN AUTO

  • Da Torino: prendere la tangenziale Nord sino al raccordo Autostrada A32 in direzione Bardonecchia /Frejus .Uscita allo svincolo di Chianocco;
  • Da Bardonecchia: prendere l'autostrada A32 in direzione Torino con uscita al casello di Chianocco, quindi proseguire Strada Statale 24 in Direzione Torino sino a raggiungere la destinazione.

IN TRENO

  • Stazione di Torino Porta Nuova
  • Stazione di Bardonecchia

IN AEREO

  • Aeroporto Internazionale di Torino Caselle
  • Mercato settimanale: ogni mercoledì, in Piazza Velino;
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Eventi

The feast is celebrated for the dance of the Swords by the Spadonari
Da: 23 Giugno 2025
A: 23 Giugno 2025

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