A due passi da Rotonda si trovano incantevoli gioielli naturalistici tutti da scoprire magari tramite bellissime escursioni: si possono infatti raggiungere la Faggetta Vetusta di Cozzo Ferriero dichiarata Patrimonio dell'UNESCO, il Piano Ruggio con i pini loricati simbolo del Parco Nazionale del Pollino e la fragorosa Cascata del Paraturo, incastonata letteralmente nella vegetazione più fitta e lussureggiante.
Cenni storici
Il curioso nome di Rotonda, che peraltro compare ufficialmente in un documento risalente al 1083, deriverebbe dal posizionamento delle case, disposte come un blocco tondeggiante ai piedi del diroccato castello.
Probabilmente Rotonda è nata sui resti dell'antica città lucana di Nerulum fondata nel VI a.C., in un punto dove si incontravano molte strade di comunicazione romane. Il centro fu fortificato dai longobardi, con la finalità di contrastare le avanzate dei goti.
Con l'arrivo di Roberto il Guiscardo, Rotonda inizia un lungo periodo in cui passa sotto il dominio di diverse famiglie nobiliari, dai Scannasorice di Napoli ai Sanseverino di Bisignano nel XV secolo, ai quali è legata la costruzione del fortilizio.
Sopraggiunsero poi gli Aragonesi e i Borbone, ma dal XVI al XVIII secolo di Rotonda non si hanno più tracce, ritornando in auge quando ospitò Giuseppe Garibaldi.
Alla scoperta del centro storico
Il borgo di Rotonda è composto dalla zona più moderna a valle e dal centro storico abbarbicato sulla rocca, all'ombra dei ruderi del Castello, di cui resta oggi solo una torre medievale. Passeggiando nel labirintico dedalo di vicoli del borgo, si incontrano antichi lavatoi, fioriere, fontanelle, acquasantiere e scalinate che hanno un unico comune denominatore: la pietra.
Gli stessi eleganti e decoratissimi portali che si scorgono lungo le vie, sono il frutto del pregevole lavoro di antichi scalpellini, la cui arte fa parte del patrimonio artistico e culturale del borgo.
Il centro storico di Rotonda è ricco di edifici e chiese meritevoli di visita, a partire ad esempio dalla Chiesa della Natività di Maria Vergine risalente al XVIII secolo, all'interno della quale è conservata una scultura in marmo della Madonna del XVI secolo. Altrettanto incantevole è la Chiesa del Santissimo Rosario, costruita tra il 1100 e il 1200, impreziosita con notevoli affreschi nei colori oro, rosa e bianco.
Tra le chiese più importanti di Rotonda non si può dimenticare quella di Sant'Antonio, al quale è legato l'ancestrale Sagra dell'Abete, dove sacro e profano si fondono: nel mese di giugno, oltre alla processione del santo, si svolge il matrimonio tra gli alberi, un rito arboreo tipicamente lucano svolto per propiziare fertilità. I due alberi, un faggio (a pitu) e un abete (la rocca) vengo tagliati nei boschi circostanti (in particolare dalla località Pedarreto e dalle foreste di Terranova del Pollino) e trasportati con l'ausilio di buoi in paese. Nella piazza principale di Rotonda, vengono issati l'uno sopra l'altro creando un unico fusto alto circa 30 mt, poi abbattuto a colpi d'ascia: il tutto avviene in un clima di giubilo e festa, tra canti, degustazioni e danze, senza dimenticare la venerazione al santo Antonio da Padova.
I musei di Rotonda e i suoi prodotti tipici
Una visita a Rotonda non può non comprendere la visita a Palazzo Tancredi, antica dimora della famiglia Fasanelli: il palazzo è famoso per avere ospitato il 2 settembre del 1860 Giuseppe Garibaldi che, dopo la vittoriosa conquista della Calabria e della Sicilia, si apprestava a combattere Francesco II.
Si narra che di Rotonda l'Eroe dei Due Mondi apprezzasse la sua cucina, in particolare i Fagioli Bianchi DOP, tanto che riuscì a seminarne anche sull'isola di Caprera. A tal proposito, oltre a questi gustosi legumi, tra le specificità del luogo vi sono anche le melanzane rosse di Rotonda DOP, piccole, fruttate e piccanti: si racconta che fossero state importate dall'Africa dai soldati nativi di Rotonda al loro ritorno a casa.
Sia ai fagioli bianchi che alle melanzane rosse di Rotonda è dedicata una sagra a fine agosto, occasione perfetta per conoscere il patrimonio storico e gastronomico di questo borgo lucano.
Tornando alle cose da vedere assolutamente a Rotonda, si ricordi il Museo Naturalistico e Paleontologico, che prende per mano il visitatore alla scoperta della Valle del Mercure sin dall'epoca preistorica. All'interno sono conservati i colossali scheletri dell'Hippopotamus Antiquus Italicus, dell'Elephas Antiquus Italicus (di cui è presente anche una ricostruzione in scala) e di numerosi altri reperti fossili, vissuti tutti tra i 400.000 e i 700.000 anni fa. Molto interessanti sono anche i cocci risalenti all'Età del Bronzo e i resti di una capanna della stessa epoca.
Un’altra esposizione da vedere assolutamente è quella dell'Ecomuseo del Pollino, sito (assieme alla sede del Parco Nazionale del Pollino) all'interno del cinquecentesco Santuario di Santa Maria della Consolazione, totalmente immerso nella natura e a solo 1 km di distanza da Rotonda. L'edifico è nato sul luogo in cui una pastorella ebbe la visione della Vergine che salvò il borgo da quelle pestilenze che invece altrove stavano mietendo vittime. L'Ecomuseo è una vera esperienza sensoriale per grandi e piccini che conosceranno meglio le bellezze e la storia del Parco del Pollino attraverso installazioni audio-visive, ambientazioni tattili e scenografiche ricostruzioni in 3D.