Masserano

Anticamente, Masserano era la capitale dell’antico principato che si estendeva fino ai confini della Valsesia. Diventato nel 1598 Principato, con Francesco Filiberto primo Principe di Masserano, fino al 1741, il ricco patrimonio lasciato dai Principi del borgo sono oggi custoditi nel Polo Museale Masseranese, che comprende: la Reggia dei Principi Ferrero-Fieschi, la Chiesa Collegiata, la Chiesa di San Teonesto e la Chiesa di Santo Spirito.

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Masserano
Comune di Masserano
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Masserano, campanile della Collegiata
Comune di Masserano
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Masserano, San Defendente e San Faustino
Comune di Masserano
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Masserano, largo Montecameri
Comune di Masserano
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Masserano, piazzetta del Borgo
Comune di Masserano
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Masserano, Borgo inferiore
Comune di Masserano
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Masserano, Santo Spirito
Comune di Masserano
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Masserano, piccola Cattedrale
Comune di Masserano
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Masserano, San Bernardo
Comune di Masserano
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Masserano, portici di via Beccherie
Comune di Masserano
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Masserano
Comune di Masserano
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Masserano dal Borgo inferiore
Comune di Masserano
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Masserano
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Un tempo Masserano era la capitale dell'antico principato che si estendeva fino ai confini della Valsesia. A levante la Strada Maestra che già in epoca romana portava da Vercelli alla Valsesia attraverso Buronzo, Castelletto Cervo, Sostegno, Crevacuore, Guardabosone e Postua e, varcando il guado a Castelletto, dava accesso al Biellese orientale. A ponente la Lessonasca che dalla pianura, per Mottalciata e Lessona, conduceva alle montagne di Mosso e di Trivero.

Verso l’anno 1000 fu costruita a Masserano una rocca, o castello, di cui ancora oggi si possono vedere alcuni ruderi dietro l’attuale Palazzo Principesco. Essa fu edificata in una buona posizione, poco distante da un primo nucleo di case che divenne il Borgo, oggi Borgo Inferiore. Il nuovo castello ebbe subito molta importanza sia per la costruzione stessa, sia per la sua posizione strategica. Ciò attirò l’attenzione dei vescovi di Vercelli, che ne fecero uno dei quattro cardini difensivi del loro ormai declinante dominio temporale. Il motivo per cui i Fieschi diventarono signori di Masserano è da ascrivere al legame di parentela con un vescovo di Vercelli, Giovanni Fieschi. I Fieschi appartenevano ad un’antica famiglia feudale ligure, i conti di Lavagna. Nella manovra di acquisizione di nuove terre e alleanze, poterono disporre dell’aiuto del vescovo Giovanni Fieschi.

Durante le lotte contro i Visconti, fra il 1372 e il 1376, i castelli di Masserano e di Crevacuore rimasero sempre nelle mani del vescovo Giovanni, che provvide a porli sotto la protezione della Santa Sede, pur rimanendo lui il proprietario legittimo per garantire neutralità alle terre Masseranesi. Il passaggio ai Fieschi divenne definitivo quando il vescovo, mentre veniva stipulata la pace nel 1376 tra i Visconti e la lega, passò ogni suo diritto su Masserano, Crevacuore e Moncrivello ad un altro suo fratello, Nicolò. Masserano divenne così un marchesato, con il matrimonio tra Filiberto Ferrero-Fieschi e Camilla Sforza, nipote di papa Paolo III Farnese, celebrato a Roma il 18 aprile 1546. Nel 1598 diventò invece Principato, con Francesco Filiberto primo Principe di Masserano, e lo rimase fino al 1741, finché non venne venduto dalla Santa Sede a Casa Savoia, che incorporò l’antico Feudo Pontificio nello Stato Sabaudo.

Il ricco patrimonio lasciato dai Principi di Masserano adesso è custodito nel Polo Museale Masseranese, che comprende: la Reggia dei Principi Ferrero-Fieschi, la Chiesa Collegiata, la Chiesa di San Teonesto e la Chiesa di Santo Spirito. Il museo è gestito dall’Associazione Culturale Don Vittorino Barale ed organizza eventi, visite guidate e itinerari alla scoperta del borgo e dei suoi monumenti, oltre a laboratori didattici per le famiglie e le scuole.

Borgo di Masserano
Comune di Masserano

Provincia di Biella
Regione Piemonte

Abitanti: 2.112 masseranesi
Altitudine centro: 341 m s.l.m.

il Comune fa parte di:
Comuni fioriti
Unione Prealpi Biellesi

Aree naturali protette:
Riserva naturale orientata delle Baragge

Il Comune
Via Roma 190 - Tel. +39 015 96927

Accessibile ai disabili
Area di sosta camper
Bandiera Arancione
Bandiera Blu
Borghi Autentici d'Italia
Borghi più belli d'Italia
Borgo con castello
Borgo con mura
Borgo con parco
Borgo con torri
Borgo di lago
Borgo di mare
Borgo fantasma
Borgo in città
Borgo in montagna
Borgo termale
Ciità Slow
Città del vino
Città dell'olio
Siti UNESCO
Spighe Verdi
Via Francigena
Villaggio operaio
Palazzo Ferrero Fieschi
Via Roma, 122 - Masserano - Biella
Chiesa di San Teonesto
Via delle Grazie - Masserano - Biella
Chiesa dello Spirito Santo
Via Roma - Masserano - Biella

IN AUTO

  • Percorrendo l'autostrada le uscite più vicine al centro di Masserano sono:
    - Uscita Ghemme - Romagnano Sesia (A26 Genova Voltri-Gravellona Toce)
    - Uscita Balocco (A4 Torino-Trieste)
    - Uscita Albiano d'Ivrea (A4/A5 Ivrea-Santhià)

IN TRENO

  • Stazione Biella S. Paolo
  • Stazione di Santhià

IN AEREO

  • Aeroporto di Milano-Malpensa
  • Aeroporto di Torino-Caselle
  • Aeroporto di Milano-Linate

Nonostante l’industria tessile e meccanica svolgano un ruolo abbastanza importante per l’economia di Masserano, sono ancora fiorenti l’agricoltura e più sporadicamente l'allevamento del bestiame e l'artigianato. L’attività agricola più praticata a Masserano è la viticoltura.

Vino tipico riconosciuto DOC nel 1979 è il Bramaterra, di colore rosso granato, presenta un profumo intenso ed un sapore asciutto e vellutato con un sottofondo amarognolo. Prodotto utilizzando in prevalenza uve di Nebbiolo si abbina a brasati e arrosti, bolliti, selvaggina e formaggi stagionati. Un altro vino di questa zona è il Coste della Sesia, del tutto simile al Bramaterra ma con una minore età di invecchiamento e una gradazione alcolica inferiore.

Nella pianura della Baraggia si coltiva il riso di qualità fino Sant’Andrea e quelli superiori Carnaroli e Baldo. Per la sua posizione favorevole e soleggiata, Masserano offre pregiate produzioni di mieli di acacia, castagno e millefiori. Un prodotto tipico della gastronomia è invece la Paletta, un salume ricavato dalla spalla del maiale, che viene cotto e pepato in abbondanza.

  • Mercato settimanale: ogni mercoledì e ogni sabato, in Piazza castello;
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Eventi

Da: 21 Aprile 2025
A: 21 Aprile 2025

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