Adagiato lungo la storica via dei Setteponti, l’antica Cassia Vetus etrusco-romana, Loro Ciuffenna è un borgo toscano che unisce la forza dell’acqua alla poesia della pietra. Abitato fin dai tempi degli Etruschi, il paese deve il suo nome alla fusione tra “laurus” (alloro), pianta un tempo abbondante nella zona, e il torrente Ciuffenna, che taglia il borgo in due con la sua gola incisa nella roccia, creando uno scenario naturale di rara suggestione.
Nel cuore della campagna aretina, questo incantevole centro storico fa parte del circuito I Borghi più belli d’Italia e si distingue per la sua perfetta conservazione architettonica medievale, dominata dal ponte in pietra e dal mulino ad acqua più antico della Toscana. Costruito intorno al 1100 su uno scoglio affacciato direttamente sul fiume, il mulino è tuttora in funzione e viene utilizzato per macinare castagne, da cui si ottiene una pregiata farina dolce locale.
Tesori d’arte e tradizione
Passeggiando tra i vicoli, si incontrano angoli di grande fascino come la Chiesa di Santa Maria Assunta, incastonata in una piazzetta tranquilla, o la Basilica di Nostra Signora dell’Umiltà, simbolo di fede e spiritualità del borgo. Ma è nel Museo Venturino Venturi, ospitato nel Palazzo Comunale, che Loro Ciuffenna rivela una delle sue anime più contemporanee: un’esposizione permanente di sculture in bronzo, legno e ceramica donate dall’artista nato proprio qui nel 1918.
Storia millenaria e testimonianze fortificate
Il nucleo storico ha origine medievale, come attestano documenti già dal 939 d.C., e la sua conformazione difensiva si manifestava attraverso due torrenti, due ponti e un sistema di mura, di cui oggi restano tracce visibili integrate nelle abitazioni affacciate su Piazza dello Scoglio. Il ponte vecchio, con la sua arcata alta sopra il Ciuffenna, è ancora perfettamente percorribile e rappresenta una delle immagini più iconiche del borgo.
Nel corso dei secoli, Loro Ciuffenna fu conteso tra potenti famiglie feudali – gli Ubertini, i Guidi – e infine conquistato dal Comune di Firenze. Gli statuti comunali risalgono al 1462 e si conservano nell’Archivio di Stato di Firenze. Nel 1646 il feudo fu conferito con titolo di marchesato a Piero Capponi dal Granduca Ferdinando II, per poi tornare sotto giurisdizione granducale nel 1665.
Un paesaggio dipinto con i colori della natura
Loro Ciuffenna si affaccia sul versante occidentale del massiccio del Pratomagno, immerso in uno scenario di boschi di querce, castagni e pini. In primavera ed estate, le coltivazioni di giaggiolo tingono le pendici del monte di viola, bianco e rosso. Questi fiori, preziosi per la produzione di profumi, vengono raccolti a mano e lavorati secondo antiche tecniche artigianali, trasformandosi in essenze che racchiudono il profumo autentico della Toscana.
Tradizioni e sapori
Terra di antichi saperi agricoli, il borgo è celebre anche per il fagiolo Zolfino, chiamato così per il suo colore giallo pallido simile allo zolfo. Coltivato in quantità limitata, è un prodotto di eccellenza con buccia sottilissima, apprezzato per la sua digeribilità e il sapore pieno, ed è protagonista di molte ricette locali.
Loro Ciuffenna è un viaggio nel tempo e nella bellezza, dove ogni pietra, ogni scorcio e ogni profumo racconta una storia che affonda le radici nell’antichità ma continua a vivere, giorno dopo giorno, nella quiete delle sue piazze e nel mormorio del torrente. Un borgo autentico, incastonato tra arte, natura e memoria.