Ai piedi del massiccio del monte Catria, (1701 m. s.l.m.), il territorio di Frontone offre numerose attrattive sia architettonico che naturali. Il paesaggio è contornato di fresche vallate e verdi colline, ideali per passeggiate ed escursioni lungo gli agevoli sentieri o tour culturali, mentre le attrattive visitabile, oltre alla celebre Rocca, sono l’Eremo di Fonte Avellana, risalente all'anno Mille e nota per aver ospitato personaggi come San Pier Damiani e Dante, che ricorda Fonte Avellana nel XXI canto del Paradiso. Il Castello di Frontone era fortificazione di confine a sorveglianza del territorio che i romani attraversavano per raggiungere l’Adriatico. Rappresenta l'ultima rocca cinquecentesca del ducato dei Montefeltro.
Il territorio fu abitato da umbri, galli e venne occupato dei romani nel 295 a.C. circa. La storia del borgo è legata al suo Castello, conteso da principi e da guerrieri per il dominio delle contrade circostanti e che oggi rappresenta uno dei più chiari esempi di architettura militare dell'XI secolo. Per lunghi periodi dovette sottostare alla giurisdizione di Cagli e poi a quella di Gubbio. Dal 1291 al 1420 i veri signori di Frontone furono i Gabrielli di Gubbio. Spodestata la signoria dal Conte Guidantonio di Urbino, Frontone s'inserisce, per oltre un secolo, nella storia dell'illustre famiglia dei Montefeltro e di quella dei Della Rovere che le succedette nel possesso del Ducato di Urbino.
Nel 1445 Sigismondo Malatesta di Rimini in guerra contro il Duca Federico da Montefeltro, tentò di togliergli il Castello, ma il personale intervento del duca Federico mise in fuga i Malatesta. Fu probabilmente in seguito a questo fatto d'armi che il Duca decise di intraprendere importanti lavori di potenziamento del sistema difensivo valendosi dell'opera di Francesco di Giorgio Martini, famoso architetto e conoscitore della scienza militare.
Frontone divenne contea nel 1530 e il duca di Urbino la donò al nobile modenese Giammaria della Porta. Nel 1808 i della Porta furono privati di tutti i diritti, facoltà e giurisdizioni di cui godevano, tranne che del titolo nobiliare e delle proprietà private. Dopo anni di abbandono, nel 1965 il Castello fu acquistato da Dandolo Vitali che lo rivendette pochi anni dopo al Conte Ferdinando della Porta. Nel 1985 il comune di Frontone decideva di acquistarlo ed, infatti, oggi il Castello è di proprietà comunale.
Piatto forte di Frontone sono le tagliatelle, sia con ragù bianco di porcini, che con il ragù all’anatra, e la crescia, da non confondere con la piadina.