Arroccato a 866 metri sul livello del mare, Faeto è uno dei borghi più affascinanti delle alture della Daunia, in Puglia. Con meno di 700 abitanti, domina dall’alto il Tavoliere delle Puglie, regalando panorami mozzafiato che abbracciano il Gargano e il Golfo di Manfredonia. Questo piccolo paese è un vero tesoro di cultura, natura e tradizione, capace di conquistare ogni visitatore.
La sua unicità si rivela innanzitutto nella lingua: Faeto, insieme al vicino Celle di San Vito, è l’unica isola linguistica francoprovenzale della Puglia, un’eredità del XIII secolo quando Carlo d’Angiò inviò soldati provenzali a combattere i Saraceni di Lucera. Questi soldati si insediarono qui, lasciando come dono un idioma che, ancora oggi, risuona tra i vicoli del borgo.
Il nome stesso di Faeto deriva da Faíte, termine che richiama il “faggeto”, simbolo indiscusso del paese. Il Bosco Difesa di Faeto, 150 ettari di faggi, querce, cerri e roverelle, è uno dei boschi più importanti della Daunia e rappresenta un paradiso per chi ama passeggiare nella natura, scoprendo le antiche sorgenti come la Fonte di San Vito o la Fontana Sciurtone, e i suggestivi resti dei mulini ad acqua sul torrente Celone.
Il borgo medievale conserva un dedalo di vicoli stretti, archi (i celebri lo cunnùtte) e viottoli che partono dalla Chiesa Madre del Santissimo Salvatore, costruita nei primi secoli dopo il 1000 e restaurata di recente. Tra le architetture spicca anche la Casa del Capitano, risalente al Cinquecento, oggi sede del Mu.Civi.Te, il museo etnografico che racconta la storia delle comunità francoprovenzali di Faeto e Celle San Vito.
Le sorgenti di acqua minerale, famose per le proprietà diuretiche e curative, sono un’altra peculiarità: visitare le fontane costruite in loro corrispondenza regala un’esperienza unica, tra scorci suggestivi e fresche pause nel borgo e nei boschi.
Faeto è celebre anche per la sua tradizione gastronomica: il prosciutto di Faeto DOP, ricavato dal maiale nero autoctono, è un’eccellenza riconosciuta, celebrata ogni anno con due eventi imperdibili: la sagra del Prosciutto, ad agosto, e la sagra del Maiale, la prima domenica di febbraio. La cucina locale offre un trionfo di sapori autentici con salsicce, soppressate, capocollo, filetto e pancetta, tutti prodotti secondo metodi tradizionali dagli allevatori del posto.
Non mancano le attrazioni naturalistiche e culturali: il Centro Visite Naturalistico, il Crux Viatoris in località Lecesi, il suggestivo Pagliaio recentemente ricostruito, che ricorda i trulli pugliesi, e il panoramico Belvedere, da cui si ammira un orizzonte che spazia dal Tavoliere al Gargano, rendono Faeto una meta perfetta per chi cerca relax, storia e natura.
Infine, le iniziative culturali e le feste popolari mantengono viva l’anima di Faeto, un borgo che, nonostante lo spopolamento degli ultimi decenni, continua a custodire gelosamente la sua identità unica e ad attrarre visitatori in cerca di emozioni autentiche.