Completamente circondato da mura medievali, il borgo di Compiano si sviluppa attorno al suo imponente castello, vera e propria sentinella posta a presidio di un crocevia strategico tra Emilia, Toscana e Liguria. Le prime testimonianze storiche risalgono al IX secolo, quando la rocca serviva da baluardo carolingio a difesa della Val Taro. Nel tempo passò nelle mani di importanti casate: dai Malaspina ai Landi, signori ghibellini che ne fecero il centro del cosiddetto Stato Landi, un principato indipendente durato oltre quattro secoli, il più longevo d’Italia.
Nel 1532 l’Imperatore Carlo V elevò Compiano a principato, e nel 1552 autorizzò la famiglia Landi a battere moneta: un privilegio che sottolinea il prestigio del borgo. Ed è proprio da un’alleanza matrimoniale con i Grimaldi di Monaco che nasce il titolo nobiliare ancora oggi portato dalla famiglia monegasca: la principessa Maria Landi sposò infatti Ercole I Grimaldi, fondando una nuova dinastia.
Il Castello di Compiano: memoria e bellezza
Il Castello di Compiano è l’emblema del borgo. In origine fortificazione difensiva, nel tempo si trasformò in residenza nobiliare, arricchendosi di arredi, stucchi e dipinti sei-settecenteschi. Oggi custodisce due collezioni di grande valore: la Collezione Gambarotta, lasciata in eredità dalla marchesa Lina Raimondi Gambarotta, e il Museo Internazionale della Massoneria, unico nel suo genere in Italia. Quest’ultimo ospita documenti, simboli e oggetti rituali, offrendo uno spaccato raro su un mondo spesso avvolto nel mistero.
Il borgo e il Museo degli Orsanti
Passeggiando per i vicoli acciottolati del borgo, tra case in pietra, palazzi nobiliari e tetti d’ardesia, si respira un’atmosfera senza tempo. Qui si trova anche il curioso Museo degli Orsanti, ospitato in una ex chiesa sconsacrata, che racconta la storia di quei girovaghi compianesi – musicisti, domatori, artisti di strada – che tra Settecento e Novecento animavano le piazze di tutta Europa. A loro è dedicato anche il Festival dei Girovaghi, appuntamento culturale ricco di spettacoli e rievocazioni.
Natura, escursioni e sapori d’Appennino
Situato a 500 metri sul livello del mare, Compiano è immerso in un paesaggio collinare incantevole, ideale per escursioni a piedi, in bici o a cavallo. L’area è attraversata da antiche vie come l’Ippovia dell’Appennino Parmense e si trova a breve distanza dalla celebre Via degli Abati, cammino spirituale che unisce Pavia a Pontremoli.
Compiano è anche terra di sapori autentici: protagonista assoluto è il Fungo Porcino di Borgotaro IGP, ma meritano di essere gustati anche gli gnocchi castagna e ricotta, il vitello alla valtarese, e piatti di cacciagione come la faraona alla castellana. L'autunno, con i suoi colori e i suoi profumi, è la stagione ideale per assaporare il territorio.
Eventi e tradizioni
Il borgo vive di antiche tradizioni religiose e popolari. Tra gli appuntamenti più sentiti c’è la Festa del Santissimo Crocifisso, celebrata ogni anno il 14 agosto, e la Fiera millenaria di San Terenziano a Isola di Compiano, il primo weekend di settembre. Eventi che animano il borgo con mercatini, musica e rievocazioni storiche.
Compiano è…
Un angolo di Appennino dove si intrecciano leggende di principesse, fascino massonico, bellezze paesaggistiche e cultura contadina. È il luogo dove il tempo rallenta e ogni pietra racconta storie antiche. Che sia per un weekend romantico, un’escursione immersiva o un viaggio alla scoperta dell’identità emiliana, Compiano ti accoglie con grazia, storia e silenzio.