Si trova verso la fine della Valmareno (chiamata anche Valsana), la vallata che da Vittorio Veneto arriva a Follina seguendo il corso del Soligo. Pare che il toponimo Cison derivi dal latino caesum, con il significato di tagliato, in riferimento alle antiche condizioni del territorio, bonificato e disboscato.
Le origini di Cison si perdono nella notte dei tempi: il territorio probabilmente fu abitato a partire dal Paleolitico medio, ritrovamenti testimoniano la presenza dell’uomo già prima di 40.000 anni fa e altri reperti attestano attività umana nell’Età del Bronzo e nell’epoca romana.
Il particolare cittadino più conosciuto è lo splendido castello medievale che si erge imponente sullo sperone del Col de Moi, a poche centinaia di metri dal centro cittadino. In passato fulcro del potere politico e punto di riferimento dell’intera area pedemontana, residenza dei Conti di Valmareno e del podestà, sede di uffici amministrativi e giudiziari, l’intero complesso è stato recentemente ristrutturato ed adibito a struttura ricettiva e congressuale di alto livello.
Tra le sue mura, in uno con in confort più moderni, il visitatore può rivivere storie di battaglie e di duelli, di dame e di cavalieri: del Gattamelata e dei Brandolini, famiglia quest’ultima che per secoli resse il feudo della Valmareno.
Sporgendosi invece dai possenti bastioni, dopo essersi abbandonati all’incantevole visuale, lo sguardo vi cadrà di certo, poco più in basso, sul piccolo centro storico di Cison. Il via vai dei turisti e dei paesani che animano le vie cittadine, la piccola piazza agghindata a festa, i vicini campi sfalciati attraversati delle strade sterrate da percorre al piccolo trotto ed il paesaggio collinare circostante, costituiscono un richiamo irresistibile per gli amanti del trekking, delle gite a cavallo, della vita sana e della buona tavola. La piazza del paese conserva ancora tutta l’eleganza ed il fascino del passato.
Cison offre inoltre numerosi eventi ormai famosi, come “Assaporando Cison” e la sua gustosissima proposta enogastronomica e “Artigianato Vivo”, la riscoperta degli antichi mestieri e delle sempre attuali abilità artigianali.