Immerso completamente nella natura, il piccolo borgo romano si caratterizza per uno dei suoi maggiori punti forti: la tenuta agricola, caratterizzata da grandi casali colonici tuttora abitati dai residenti.
Qui è infatti presente l'azienda agricola pubblica più grande del nostro Paese, di cui sono responsabili sia Roma Capitale che la Regione Lazio.
Oltre all'allevamento non intensivo di bovini appartenenti alla razza maremmana e alle numerose colture biologiche di girasoli e ulivi, è stato aperto il Museo Agricolo.
Quest'ultimo raccoglie utensili, oggetti e immagini che ti permetteranno di fare un salto nella vita rurale dei tempi passati.
Merita una visita anche la chiesa dello Spirito Santo, la quale sorge su un mausoleo romano risalente al II secolo, avente una facciata del Cinquecento. L'edificio è stato interamente ristrutturato nell'Ottocento.
Cosa fare
Se visiti il borgo di Castel di Guido non puoi perderti la Villa delle Colonnacce, in quanto è una delle residenze imperiali più importanti e belle dei dintorni di Roma. All'epoca era situata al XII miglio, era la prima stazione di posta della Via Aurelia e si chiamava Lorium. La dimora signorile era decorata con dipinti e mosaici e possedeva una grande tenuta agricola dotata di torchio per produrre il vino e l'olio.
La disponibilità dell'acqua era invece garantita sia da una cisterna a due navate, sia da una vasca volta a raccogliere l'acqua piovana detta impluvium. Nel giardino si trova infine un porticato sostenuto da dodici colonne.
Questa zona si affaccia su un panorama mozzafiato, dal quale potrai scattare delle magnifiche foto.
Se desideri visitare l'area archeologica, devi però chiedere il permesso al Gruppo Archeologico Romano, in quanto non è aperta al pubblico.
Un'altra attrazione tutta da scoprire è l'Oasi naturalistica gestita dalla Lipu inaugurata nel 1999. Qui potrai scegliere tra i due seguenti percorsi naturalistici:
- il Sentiero delle Rondini: si estende per 1,7 km ed è particolarmente indicato se sei principiante o se non desideri addentrarti in un cammino particolarmente impegnativo;
- il Sentiero degli Allocchi: è leggermente in salita, ha una lunghezza pari a 3,2 km ed è caratterizzato da querce da sughero e bosco di cerri, al termine del quali si trova un'area pic-nic attrezzata, dove ti potrai riposare e ammirare la bellezza del laghetto.
Questo percorso è tutto fuorché noioso, in quanto ti permetterà di conoscere ben 527 tipologie di vegetali.
Per ritornare al punto di partenza puoi imboccare la strada sterrata fino alla località Le Pulcette (è la più breve e comoda) oppure, se vuoi prolungare la tua escursione, proseguire verso la valle di Buforchetti e Via di Maccarese.
Se invece sogni di immergerti nella vita di campagna più autentica, puoi prenotare una visita alla Tenuta del Cavaliere.
Dato che questa oasi dai ritmi di vita a misura d'uomo è attraversata dall’Aniente, pare voglia involontariamente frenare l'espansione urbana a favore della tutela delle biodiversità.
Essa è a sua volta suddivisa in due aree separate, ossia la Tenuta e il Casale Lucernari di Tor San Giovanni, il quale si trova nel cuore del Parco della Marcigliana e offre rifugio a diversi cavalli.
Vista la notevole presenza di animali, ti raccomando di visitare la zona con prudenza, di non avvicinarti eccessivamente ai recinti degli animali e di rimanere all'interno dei percorsi segnati.
Tipicità
A Castel di Guido potrai acquistare numerose specialità gastronomiche locali, tra cui la mozzarella biologica, la carne maremmana, il miele, le marmellate, cereali, farine e tantissimi prodotti ortofrutticoli privi di diserbanti e pesticidi.
Curiosità
Gli abitanti del borgo sono talmente legati all'agricoltura da aver istituito un vero e proprio cimitero dei mezzi di lavoro dismessi. Il luogo è tanto interessante quanto malinconico, in quanto trasmette il forte legame tra l'uomo e il suo lavoro nei campi.
Perché visitarlo
Castel di Guido è la meta ideale per una gita fuori porta, durante la quale potrai ritrovare i tipici paesaggi della campagna romana risalenti ai primi del Novecento.
La genuinità dei suoi ambienti ha inoltre favorito la presenza di faine, lepri, volpi, cinghiali, tassi e la Testuggine di Herman.
Inoltre qui, a differenza di altre zone d'Italia, il Balestrucco e la Rondine hanno raggiunto una densità alquanto elevata.
Si può dunque definire uno scorcio di passato nella frenetica modernità cittadina.