La storia
La prima testimonianza di Castel del Piano è data da un documento dell'Abbazia di San Salvatore dell'anno 890, dove è nominato come Casale Plana. Nel 1175 divenne castello (castrum plani) dei conti Aldobrandeschi del ramo di Santa Fiora e nel 1198 si trova chiamato con il nome di Plana Ferraria, probabilmente dovuto alle rocce di colore ferrigno che sovrastano il pianoro. Nel 1330 gli Aldobrandeschi cedettero a Siena metà del paese, che l'anno successivo venne conquistato definitivamente dalla città del Palio, dopo un assedio comandato dal capitano di ventura Guidoriccio da Fogliano.
Castel del Piano rimase sotto il dominio di Siena fino al 1559, quando fu annesso nel Granducato di Toscana. In questo periodo il paese conobbe un forte incremento artistico e culturale, con la costruzione di palazzi nobiliari rinascimentali e soprattutto la presenza di numerosi artisti che fondarono una vera e propria scuola, come la dinastia dei pittori barocchi Nasini. Nel XIX secolo, i casteldelpianesi parteciparono attivamente ai moti risorgimentali. Durante la seconda guerra mondiale, Castel del Piano vide il passaggio del fronte alleato e qui si fermò il generale De Gaulle. Nel 1965 chiuse lo storico stabilimento per la produzione dell'acido tannico, importante risorsa economica del territorio, ma quasi di pari passo il comune scoprì una nuova e importante risorsa: il turismo invernale, grazie all'apertura dei primi impianti sciistici alle Macinaie e alla Contessa, ancora oggi molto frequentati.
Cosa vedere
Sulla piazza principale di Castel del Piano, detta “della Madonna”, vi è la Chiesa dell’Opera o Propositura dei Santi Niccolò e Lucia, un tempio barocco completato solo nel 1870. D’angolo con la Chiesa dell’Opera vi è quella della Madonna delle Grazie mentre alla sua destra si trova il Palazzo del Comune.
Salendo verso la parte più antica del borgo si passa sotto l’arco che sostiene Torre dell’Orologio, oltre la quale vale la pena soffermarsi nella pittoresca Piazzetta degli Ortaggi, dotata di una bella Loggia cinquecentesca, merita quindi una visita anche l’austera Pieve di San Leonardo. All’estremità opposta del borgo si trova invece la “Chiesa Piccina”, o del Santissimo Sacramento. Nel cuore di Piazza Garibaldi, meglio conosciuta come Piazza Tonda o delle Storte, vi è un’interessante fontana, ma l’elemento che la rende speciale agli occhi degli abitanti è il fatto che proprio qui, ogni 8 settembre, ci si contende l’ambitissimo Palio.