Oggi Canale di Tenno conserva intatto l'impianto urbanistico originario, formato da quattro strade che convergono nella piazzetta, un gran numero di case in pietra e i caratteristici avvolti, che collegano le abitazioni l'una all'altra. Alcune di queste case sono decorate da affreschi, per lo più moderni, il più pregevole dei quali è opera del pittore Gianni Longinotti e decora la facciata della sua abitazione.
Parzialmente abbandonato dopo la prima guerra mondiale, il borgo è lentamente rinato dopo il secondo conflitto. Di questo borgo si innamorò fortemente il pittore di origine torinese Giacomo Vittone, che trascorse molti anni della sua vita sul Garda trentino e immortalò Canale in diverse sue opere. Il borgo di Canale di Tenno non smise di ammaliare altri artisti, come lo stesso Gianni Longinotti, ma anche viaggiatori e turisti stranieri che lentamente gli ridiedero vita acquistando alcune case e ristrutturandole. Oggi il borgo di Canale vive una stagione di ripresa grazie al turismo, attratto dal vicino Lago di Tenno e dall'offerta culturale.
Vi è infatti un piccolo ma ricco museo che raccoglie gli attrezzi della vita contadina e la Casa degli Artisti, dedicata al pittore adottivo di Canale, Giacomo Vittone. Oggi è un centro di produzione artistica che ospita corsi, mostre, concerti, ma è anche una residenza per artisti. Appena fuori Canale, sulla strada verso Villa Calvola, un grande monumento che riproduce quattro uomini che dialogano, detto “Le vicinie”, ricorda la gestione della “cosa comune” attraverso le “regole” locali stabilite dai capofamiglia.