Il borgo medievale di Bevagna, l’antica Mevania, sorge ai piedi della vasta Valle Umbra alle estreme propaggini dei Monti Martani ed esso era noto per le tele pregiate che vi si producevano, tanto da essere chiamate "bevagne".
Le prime notizie storiche su Bevagna coincidono con la conquista romana dell'Umbria con la famosa Battaglia del Sentino del 295 a.C. Bevagna, infatti, era nota come centro itinerario degli Umbri e per la sua pastorizia e allevamento bovino. Divenuta Municipio romano nel 90 a.C. col nome di Mevania.
Divenne importante centro agricolo e strategico, grazie alla sua favorevole posizione al centro della grande viabilità impostata dai romani con la via Flaminia (220 a. C), e al suo porto fluviale sul Topino (le cui acque, all'epoca navigabili, si gettano nel fiume Chiascio e quindi nel Tevere).
Tale floridezza durerà fino al III secolo d.C. In questo periodo ebbe un notevole sviluppo edilizio, infatti Mevania fu munita di una cinta muraria, di terme e d'un anfiteatro dei quali restano ancora le vestigia. Con l'avvento del Cristianesimo vi sono numerosi martiri, tra cui San Vincenzo, primo vescovo e patrono del paese.
Vi viene fondata la diocesi di Bevagna, attestata storicamente nel concilio lateranense del 487. Con la caduta dell'Impero romano Bevagna viene devastata dalle invasioni barbariche dei longobardi nel VI secolo.
Dopo la conquista Franca Bevagna è dal 1187 libero Comune retto da Consoli, e viene contesa fra le dominazioni alterne di Spoleto, Foligno, dell'Impero Germanico, di Perugia e dello Stato Pontificio. Un ruolo importante per la storia della città e del suo territorio è rappresentato, come per gli altri comuni della Valle Umbra, dagli sforzi e dalle lotte per la bonifica delle aree paludose e per la regolamentazione dei numerosi corsi d'acqua.
Avviata nel 1456, la bonifica della pianura bevanate raggiunge concreti risultati nella seconda metà del ‘500, portando vantaggi all'economia agricola bevanate, incentrata soprattutto sulla coltivazione e lavorazione della canapa. È con il '700 e, soprattutto nel corso dell'800, che il sistema idraulico di questa area si avvia ad un assetto definitivo. Leone XII nel 1825 le restituì il titolo di città.
Merita una visita l'affascinante Piazza Silvestri, dove s'affacciano i principali monumenti della città, tra cui il Palazzo dei Consoli, la Chiesa di San Michele e quella di San Silvestro.