Angera – Ph. leoks/shutterstock
Il Lago Maggiore, nella sua sponda lombarda, non è solo una meta da ammirare, ma un mondo da vivere. Tra acque scintillanti e profili montuosi, questo itinerario “slow” propone un’esperienza che va oltre la semplice visita turistica: è un invito a immergersi nella cultura, nella spiritualità e nella quotidianità dei suoi borghi, per riscoprire il piacere della lentezza.
Un invito a rallentare, a respirare profondamente, a lasciarsi guidare dai ritmi naturali del paesaggio e dalla bellezza silenziosa di luoghi intrisi di storia e autenticità.
Angera e la Rocca Borromea: storia e panorama
Angera è il perfetto punto di partenza per questo viaggio. Qui, la Rocca Borromea si erge maestosa su uno sperone di roccia, dominando il paesaggio con la sua imponenza. Visitare la Rocca significa intraprendere un percorso tra affreschi medievali, giardini storici e soprattutto il suggestivo Museo della Bambola e del Giocattolo, che ospita una collezione unica in Europa. Fondato nel 1988 dalla Principessa Bona Borromeo Arese, il museo si sviluppa in dodici sale all’interno della Rocca e accoglie oltre 1.300 bambole e giocattoli d’epoca provenienti da tutto il mondo. Il percorso, arricchito da luci e suoni speciali, accompagna i visitatori in un viaggio nel tempo tra materiali, stili e culture, rendendo l’esperienza coinvolgente sia per adulti che per bambini.
Ph. FV69/flickr
L’Eremo di Santa Caterina del Sasso: spiritualità a picco sul lago
Proseguendo lungo la costa, si raggiunge uno dei luoghi più iconici e mistici del Lago Maggiore: l’Eremo di Santa Caterina del Sasso, nel comune di Leggiuno. Fondato tra il XII e il XIII secolo dal mercante Alberto Besozzi come segno di gratitudine verso Santa Caterina, l’eremo si compone di tre edifici principali: il convento meridionale, il conventino e la chiesa. Si può accedere via lago, attraccando all’imbarcadero dedicato, oppure scendendo i 268 suggestivi gradini dal piazzale sovrastante.
L’atmosfera è sospesa nel tempo: corridoi ad archi, affreschi preziosi, un piccolo campanile trecentesco e una vista mozzafiato rendono ogni visita un’esperienza di pace e bellezza. Un luogo ideale per ritrovare sé stessi e lasciarsi avvolgere dalla spiritualità che permea ogni pietra. Arroccato sulla roccia e accessibile via una scalinata o un comodo ascensore, questo antico luogo di culto offre un’atmosfera sospesa tra cielo e acqua. Le sue cappelle affrescate, la vista mozzafiato e il silenzio che vi regna rendono la visita un momento di riflessione e connessione profonda.
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A rendere l’esperienza ancora più suggestiva, ogni domenica è attivo un collegamento diretto via lago che, in soli 20 minuti, unisce Laveno Mombello a Santa Caterina del Sasso e viceversa, un’occasione unica per vivere il Lago Maggiore con uno sguardo nuovo, in modo sostenibile, immersivo e panoramico, lasciandosi trasportare sulle acque verso uno dei luoghi più affascinanti della sponda lombarda. E per chi desidera raggiungere Laveno Mombello in treno, è possibile acquistare il biglietto integrato Trenord “Treno + Navigazione Laghi”, valido da qualsiasi stazione della Lombardia fino a Laveno Mombello e ritorno, con incluso il viaggio in battello per Santa Caterina del Sasso.
Laveno-Mombello: arte, ceramica e traghetti
Più a nord si incontra Laveno-Mombello, considerata la capitale turistica della sponda orientale del Lago Maggiore. Il suo porto turistico è un punto nevralgico per i collegamenti con la sponda piemontese del lago, grazie a un efficiente servizio di traghetti. Ma Laveno è molto di più: adagiata tra lago e montagna, è una meta ideale per chi cerca cultura, paesaggi e tradizione. Alle sue spalle si erge il Monte Sasso del Ferro, raggiungibile in funivia, da cui si gode una vista mozzafiato sul lago e sulle Alpi. Questo punto panoramico è amato anche dagli appassionati di parapendio e deltaplano.
Laveno vanta anche un’importante tradizione nella produzione di ceramiche e porcellane, tra le più prestigiose d’Italia. Questa vocazione artistica rivive nel MIDeC – Museo Internazionale del Design Ceramico, allestito nella splendida Villa Perabò nella frazione di Cerro: una raccolta che celebra le creazioni artistiche locali dalla fine dell’Ottocento ad oggi. Il centro storico ospita anche Villa De Angeli Frua, circondata da un raffinato parco botanico.
Il mercato di Luino: tradizione e vitalità
Luino è un caratteristico borgo della provincia di Varese, affacciato sulle sponde del Lago Maggiore, che ogni mercoledì si trasforma in un grande palcoscenico di colori, profumi e vitalità grazie al suo mercato settimanale. Questo appuntamento, conosciuto a livello internazionale, è uno dei più importanti e antichi d’Italia: risale ufficialmente al 1541, quando l’imperatore Carlo V concesse il privilegio del mercato al borgo, rendendolo un crocevia commerciale di grande rilievo.
Dal 2022 il mercato di Luino è stato riconosciuto da Regione Lombardia come “Mercato a valenza storica di tradizione”, a conferma del suo ruolo culturale ed economico. Più che un semplice mercato, è una vera e propria fiera all’aperto che richiama visitatori da tutta Europa: circa 400 bancarelle si snodano lungo le vie del centro e sul lungolago, offrendo un’ampia gamma di prodotti, dall’abbigliamento all’artigianato, dai fiori agli accessori, dal cibo locale alle specialità internazionali.
Passeggiare tra le bancarelle del mercato di Luino significa immergersi in un’atmosfera autentica, dove la tradizione incontra la curiosità, e ogni acquisto racconta un pezzo di storia e identità locale. Un’esperienza imperdibile per chi vuole scoprire il volto più genuino del Lago Maggiore. Passeggiare tra i banchi è un’esperienza sensoriale: si assaggiano formaggi locali, si scoprono manufatti artigianali e si respira un’autenticità che solo i mercati di una volta sanno offrire.
Maccagno con Pino e Veddasca: natura e autenticità
Il nostro itinerario si conclude con Maccagno con Pino e Veddasca, uno dei borghi più affascinanti e meno conosciuti della sponda lombarda. Abitato fin dall’antichità, Maccagno conserva tracce millenarie che emergono ancora oggi nel suo tessuto urbano. Il borgo è diviso dal torrente Giona in due nuclei distinti: il Borgo Superiore, più moderno e sede del Municipio, e il Borgo Inferiore, dove si trova la zona più caratteristica, la Contrada Maggiore, con le case in pietra addossate le une alle altre e strette vie lastricate che raccontano storie antiche.
A dominare questa parte pittoresca del paese ci sono la Torre Imperiale e il Santuario della Madonna della Punta, affacciato direttamente sul lago, che regala panorami emozionanti. Dal Borgo Superiore, invece, lo sguardo si apre su un panorama straordinario, che spazia dal Canton Ticino al Golfo Borromeo.
Tra i luoghi simbolo, merita una visita la Corte Branca, con il suo elegante loggiato che rappresenta l’edificio storico più significativo del borgo. Maccagno con Pino e Veddasca è la meta ideale per chi cerca autenticità, paesaggi incontaminati e un contatto diretto con la storia e la natura del Lago Maggiore. Le passeggiate lungo la riva, il piccolo porto turistico, i percorsi tra i boschi e le frazioni più alte regalano un senso di pace e appartenenza. Il luogo ideale per chi cerca un contatto vero con il territorio, lontano dai circuiti più battuti.
Lago Maggiore Slow è più di un itinerario: è un modo di viaggiare, di osservare, di sentire. Ogni tappa è una carezza all’anima, ogni borgo una storia da ascoltare, ogni panorama un invito a fermarsi. Perché la sponda lombarda del Lago Maggiore è un mosaico di emozioni che merita di essere vissuto con tutti i sensi, senza fretta.
Lasciati trasportare dalle immagini e scopri ancora più da vicino la magia del Lago Maggiore con questo video. Ogni tappa è una carezza all’anima, ogni borgo una storia da ascoltare, ogni panorama un invito a fermarsi. Perché la sponda lombarda del Lago Maggiore è un mosaico di emozioni che merita di essere vissuto con tutti i sensi, senza fretta.
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