La provincia di Varese, incastonata tra le Alpi e la dolce cornice delle Prealpi, è un vero gioiello paesaggistico che invita a esplorare la bellezza del suo territorio attraverso un turismo attivo e sostenibile. Le sagome delle Alpi Cozie, delle Alpi Marittime, delle Alpi Retiche e delle Prealpi fanno da contorno a una landa punteggiata qua e là da laghi, cascate, aree naturalistiche come il Parco Regionale Campo dei Fiori e montagne come il Sacro Monte di Varese e il Sasso del Ferro.
Chi raggiunge il Varesotto per trascorrere qualche giornata all’aria aperta, tra passeggiate a piedi o in bicicletta, ha molti percorsi a sua disposizione, con la possibilità di scoprire angoli bucolici di rara bellezza.

Autunno nel parco del Campo dei Fiori, sentiero
Autunno nel parco del Campo dei Fiori – Ph. Depositphotos

Sentieri di bellezza nel Parco Campo dei Fiori

Il parco Regionale Campo dei Fiori è una lussureggiante area protetta compresa tra il Monte Martica e quello del Campo dei Fiori, due cime separate dalla bella valle Rasa. Il modo migliore per scoprire le bellezze del parco è a piedi, grazie alla presenza di ben 21 sentieri, ottimamente segnalati, che permettono agli escursionisti di raggiungere gioielli come la cascata del Pesegh oppure il pittoresco Laghetto di Motta d’Oro.

Cascata del PeseghCascata del Pesegh – Ph. Depositphotos 

Il percorso “Campo dei Fiori 360°” è un’esperienza imperdibile che collega alcuni dei punti panoramici più suggestivi del parco: il Belvedere, l’Osservatorio Astronomico Schiapparelli e il piazzale dell’Eliporto, dove si trova l’antico Cannone, testimone della storia locale della Grande Guerra e uno dei luoghi di rilievo della Linea Cadorna nella provincia di Varese. Tra i punti di osservazione più spettacolari ci sono anche le Tre Croci e il Monte Chiusarella, entrambi con viste mozzafiato sul territorio circostante.

Tramonto Forcora Marco Caniato
Tramonto Forcora – Ph. Marco Caniato/flickr

Passeggiate di confine in Forcora e in Valganna

Un altro scenario straordinario si può apprezzare dal Passo Forcora, che raggiunge i 1179 metri d’altezza al confine con la Svizzera, sopra le valli del Luinese. Si arriva al passo seguendo il sentiero 110A, che passa per la piccola Chiesa della Forcora. Dalla vetta si godono panorami sulle Prealpi Varesine, le Alpi Ticinesi, la Croce del Monte Cadrigna, il Lago Maggiore e quello di Delio.

Nel comune di Cadegliano Viconago si trova il suggestivo Parco dell’Argentera, dove un’atmosfera incantevole rende le passeggiate nella natura particolarmente piacevoli, soprattutto per chi ama andare in bicicletta, grazie alla presenza di una pista ciclabile. Qui si pedala all’ombra delle fronde di alberi secolari, lungo ruscelli e oltre piccoli ponti in legno, fino ad arrivare al ponte ferroviario della storica linea Varese-Ponte Tresa. Tuttavia, ciò che rende davvero affascinante il Parco dell’Argentera sono i quattro mulini costruiti tra il XVIII e il XIX secolo per la produzione di farine di noci, mais e castagne: i loro affreschi sorprendono per bellezza e contrastano splendidamente con il verde circostante.

Parco dellArgentera mulino Gabriele Bistoletti
Parco dell’Argentera – Ph. Gabriele Bistoletti/flickr

Palude Brabbia: un paradiso per il birdwatching

Per gli appassionati di birdwatching, una tappa imperdibile è la Palude Brabbia, un tempo unita ai laghi di Varese, Biandronno e Comabbio. Questa riserva gestita dalla Lipu ospita una straordinaria biodiversità, con centinaia di specie di uccelli, sia migratori che residenti, che si nascondono tra canneti, saliceti, boschetti di ontani neri e stagni. Dal capanno galleggiante o dai tre punti di osservazione della palude, è possibile avvistare aironi cinerini e rossi, falchi pescatori e falchi delle paludi, picchi, marzaiola e numerosi passeriformi.

Palude Brabbia Giovanni Simioli
Palude Brabbia – Ph. Giovanni Simioli/flickr

Varese in bici

Varese è senza dubbio una meravigliosa città a misura d’uomo, ideale per chi ama esplorare in bicicletta, immersi nelle sue bellezze storiche e artistiche. Ma non è solo la città ad incantare: l’intera provincia si rivela un vero paradiso per gli amanti del cicloturismo, grazie a ben 45 itinerari che si snodano attraverso Varese e i suoi comuni, abbracciando paesaggi mozzafiato tra il fiume Ticino e le Prealpi Varesine.

Con il progetto “#Varese DoYouBike”, i cicloturisti possono avvalersi di guide certificate, esperti conoscitori del territorio pronti a condurli alla scoperta di luoghi affascinanti, narrandone la storia, la cultura e la natura. Tra i percorsi ciclopedonali che la provincia offre, spicca il pittoresco giro attorno al lago di Varese, che parte dalla Schiranna e regala splendide vedute, inclusa quella dell’Isolino Virginia, sito palafitticolo UNESCO.

Inoltre, raggiungendo da Biandronno la ciclabile del Lago di Comabbio, si può deviare verso la Palude Brabbia, habitat del maestoso falco di palude e di numerose altre specie, o continuare sulla ciclabile del lago di Monate.

Lago di comabbio Fausto Ferioli
Lago di Comabbio – Ph. Fausto Ferioli/flickr

Ma le opzioni non finiscono qui! Per chi cerca un’esperienza più immersa nella natura, la ciclabile della Valganna si snoda attraverso boschi incantevoli e costeggia le acque cristalline dei laghi di Ganna e Ghirla, fino a raggiungere il Lago Ceresio. Un’alternativa affascinante è la ciclabile della Valle Olona, che collega Castiglione Olona a Castellanza, attraversando il parco archeologico di Castelseprio e il suggestivo Monastero di Torba.
E per i più avventurosi c’è la sfida finale: conquistare la cima del delizioso Piccolo Stelvio, affrontando i cinque tornanti che offrono viste mozzafiato.

Area Archeologica di Castelseprio
Area Archeologica di Castelseprio – Ph. Depositphotos

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