Torre del Cerrano © Only Fabrizio/shutterstock
Ampie distese di sabbia dorata intervallate da fresche pinete e antiche torri di avvistamento, calette ghiaiose, scogliere e romantici promontori a picco sul mare. E poi lidi attrezzati per gli amanti delle comodità e dei servizi e spiagge libere da vivere a contatto con la natura. Benvenuti sul lungomare d’Abruzzo, oltre 130 chilometri di arenile in grado di regalare al viaggiatore un’esperienza plurale e indimenticabile.
Una costa dal doppio volto ma unita da un’unica, grande meraviglia, da scoprire passo dopo passo oppure in sella ad una bicicletta pedalando sospinti dalla brezza marina sulla Bike to Coast, la panoramica pista ciclopedonale realizzata lungo l’intero litorale (in via di completamento in alcuni punti), a sua volta parte integrante della Ciclovia Adriatica che a regime collegherà Trieste a Santa Maria di Leuca, in Puglia.
Alba Adriatica © Regione Abruzzo
Ad esclusione del brevissimo tratto di spiaggia libera della Marina di Città Sant’Angelo, sono 18 le località balneari abruzzesi, gran parte delle quali premiate ogni anno con la Bandiera Blu per la qualità delle loro acque e dei servizi offerti – per il 2022 sono stati ben 12 i comuni ad aggiudicarsela – ed anche con la Bandiera Verde assegnata dall’associazione dei pediatri per le spiagge a misura di bambino, ottenuta quest’anno da 10 centri costieri. Qui come altrove è possibile concedersi intere giornate di puro divertimento e vacanza attiva tra uscite in canoa, immersioni subacquee, attività di snorkeling, kite e windsurf, esperienze in barca a vela o stand up paddle (sup) e molto altro.
Nella provincia teramana, i comuni di Martinsicuro, Alba Adriatica, Tortoreto, Giulianova, Roseto degli Abruzzi, Pineto e Silvi sono conosciuti come le sette perle (o le sette sorelle) della Costa Giardino abruzzese. Le spiagge si presentano sabbiose e dotate di ogni comodità, anche se non mancano tratti di arenile libero e particolarità naturalistiche di rara bellezza come il Biotopo costiero a Martinsicuro e la riserva regionale del Borsacchio nella frazione di Cologna Spiaggia a Roseto degli Abruzzi, dove osservare flora ed avifauna nel rispetto della biodiversità ambientale. Nel segmento di costa compreso tra Pineto e Silvi, circondata da una fitta macchia di pini domestici e pini d’Aleppo, si erge la monumentale Torre del Cerrano, una delle più antiche torri di avvistamento del Regno di Napoli, edificata nel 1568 ed attualmente sede dell’omonima Area Marina Protetta, il cui tratto di mare è stato premiato dalla Guida Blu 2022 di Legambiente e Touring Club Italiano con l’assegnazione delle 4 Vele.
Tortoreto © Regione Abruzzo
Proseguendo verso sud, oltrepassati i grandi centri balneari di Montesilvano, Pescara e Francavilla al Mare, la porzione di litorale della provincia chietina compresa tra i comuni di Ortona e Vasto è conosciuta come la Costa dei Trabocchi, chiamata così per la presenza di antiche macchine da pesca sospese sul mare definite dal poeta Gabriele d’Annunzio simili «allo scheletro colossale di un anfibio antidiluviano». Non più attivi nella loro funzione originaria, attualmente sono una trentina gli esemplari ancora visibili, la maggior parte dei quali è stata riconvertita in ristoranti dove poter assaporare i tipici sapori della tradizione marinara abruzzese, dalla frittura di paranza ai succulenti brodetti di pesce.
Questo tratto di costa si presenta più irregolare, caratterizzato da fondali rocciosi in grado di restituire spettacolari sfumature cromatiche alle acque dell’Adriatico, anche se non mancano comunque lidi attrezzati e ampie aree sabbiose che arrivano fino a San Salvo, l’ultimo comune balneare del litorale abruzzese prima di entrare in Molise, caratterizzato da un originale e profumato Giardino botanico Mediterraneo allestito a due passi dal mare.
Oltre al fascino in sé di queste arcaiche palafitte, la Costa dei Trabocchi offre altresì una serie di attrazioni naturalistiche, storiche ed architettoniche di straordinario valore, dalle riserve naturali Ripari di Giobbe e Punta dell’Acquabella ad Ortona e Grotta delle Farfalle tra San Vito Chietino e Rocca San Giovanni, fino all’imponente abbazia benedettina di San Giovanni in Venere a Fossacesia, dalla quale godere di un panoramico affaccio sulle colline contrappuntate di uliveti e vigneti sullo sfondo del Golfo di Venere. A Torino di Sangro, la riserva naturale della Lecceta rappresenta uno degli ultimi boschi litoranei ancora visibili in Italia tra il Gargano ed il Conero. Attraverso percorsi a piedi o in MTB è possibile raggiungere l’unica spiaggia autorizzata per nudisti in Abruzzo.
San Vito Chietino © Regione Abruzzo
Oltrepassata la foce dell’Osento, tra le dune di sabbia di Casalbordino si possono ancora scorgere alcuni cippi che testimoniano il passaggio dello storico Tratturo Magno, l’antica via un tempo utilizzata dai pastori con le loro greggi per il rito della Transumanza verso la Puglia Infine, con il suo suggestivo ed alto promontorio dal quale ammirare nel corso della giornata il sole sorgere dalle acque dell’Adriatico e tramontare dietro i profili appenninici, la riserva naturale di Punta Aderci a Vasto conclude questa immersione nelle meraviglie del mare d’Abruzzo rinnovando negli occhi e nel cuore del viaggiatore l’incanto per una terra che non finisce mai di sorprendere.
Per approfondimenti https://abruzzoturismo.it/it
Riserva naturale di Punta Aderci a Vasto © Ivan Masciovecchio
“Intervento cofinanziato con fondi FSC ex POR FESR 2014-2020 – asse IX azione 6.8.3”.
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