Siamo in Friuli, una regione di confine dove le acque non limitano territori ma disegnano paesaggi, legano comunità intrecciandone le storie. E le acque da sempre hanno segnato vie lungo le quali popoli in ogni tempo e da ogni dove si sono messi in cammino.
Chi va per via sa che lo spirito e il corpo vanno affidati a chi sa proteggere da sventura, a San Cristoforo il gigante protettore dei guadi, dei viandanti, colui che ha portato su di sé Cristo con tutto il peso del mondo: spesso infatti lo si trova affrescato nelle chiese in prossimità dei corsi d’acqua.
Foto di Montagna leader
Nell 2017 grazie all’intuizione della dott. ssa forestale Luisa Cappellozza e dell’architetto Giorgio Viel nasce il primo tracciato del Cammino di San Cristoforo per valorizzare le bellezze del patrimonio culturale e naturalistico tra Piave e Tagliamento.
Oggi il Cammino di San Cristoforo si sviluppa lungo un percorso di oltre 350 km attraversando la Montagna e Pedemontana del Friuli Occidentale e toccando 25 Comuni. Vi sono ben 2 siti Unesco il sito Palafitticolo di Palù di Livenza e le Dolomiti Friulane e quattro luoghi riconosciuti tra i borghi più belli d’Italia: Polcenigo, Poffabro, Toppo e Spilimbergo.
Anello Val Meduna – Foto di Montagna Leader
Il Cammino può essere percorso nella sua interezza, oppure a tappe, prediligendo anche eventuali digressioni e varianti, tutte ben segnalate e contraddistinte da segnaletica dedicata a colori: percorso Pedemontano giallo – 134 Km in 9 tappe, percorso Magredi – 131Km in 6 tappe e Anello della Val Meduna – 50 Km in 3 tappe. Le digressioni per andare a scoprire altre curiosità del territorio, sono segnalate sempre in rosso.
I percorsi toccano, valorizzano e connettono luoghi ricchi di tradizioni e realtà rurali che vanno dalle Dolomiti Friulane, alla pedemontana, ai Magredi, in una successione di paesaggi che regalano uno sguardo d’incredibile varietà. Il Cammino permette di immergersi e gustare in ogni passo la bellezza, la natura, l’arte, storia e profumi di una terra che ha visto da sempre importanti scambi culturali. Proprio per le sue caratteristiche è adatto a camminatori alle prime esperienze, ma anche a esperti, che vogliono immergersi nell’anima che questo territorio e le sue comunità custodiscono e raccontano con profonda passione.
San Cristoforo, opera land art – Foto di Daminao Giacomello
Polcenigo è il primo tra i borghi più belli che incontriamo, dove l’acqua è protagonista già nell’antichità quando gli uomini del Neolitico costruivano palafitte. L’acqua sorgiva che sgorga all’improvviso ai piedi delle montagne è sempre stata un elemento a cui affidare sorti e speranze, tra sacro e profano, come ne testimoniano i vari luoghi di culto e le antiche tracce archeologiche. Polcenigo è anche conosciuto per la tradizionale Sagra dei cesti che da oltre 350 anni colora vie e piazze circondate da palazzi signorili.
Foto di Montagna Leader
Proseguendo lungo il cammino e salendo nel cuore della Val Colvera, nel Parco Naturale delle Dolomiti Friulane, si incrociano le case di pietra di Poffabro definito “Presepe tra i Presepi”, per l’incantevole posizione geografica e per la magia suggestiva che si crea nel periodo natalizio. Qui regna il silenzio che si coglie perdendosi tra le strette vie e i cortili cui fanno da confine schiere di case dai caratteristici ballatoi, segni della cultura materiale e testimoni di forme di architettura rurale spontanea.
Più a valle troviamo il Borgo di Toppo nel comune di Travesio dove lungo la Via della Fornace, viene voglia di fare capolino dai portoni che si aprono a cortili interni, ricchi di verde e di memorie passate, in cui l’anima contadina e il lavoro della terra risuonavano con il ritmo del tempo e delle stagioni. A vegliare sul Borgo vi è l’antico castello medievale, che conserva ancora la sua maestosità e i segreti della zecca clandestina racchiusa nella torre mastio.
Toppo – Foto di Damiano Giacomello
Il percorso Pedemontano giunge infine a Spilimbergo, citta medievale dove il grande San Cristoforo affrescato sul Duomo romanico gotico accoglie i camminatori che risalgono l’antico guado e le rive del Tagliamento. Qui tra le silenti mura, tra palazzi color pastello, piazze e giardini è facile perdersi nella bellezza dei racconti degli Accoglitori di Città, tra le opere musive, le cui tessere sono dono dei fiumi e dell’arte vetraia veneziana, oppure tra mostre d’eccellenza dedicate alla fotografia.
Duomo di Santa Maria Maggiore – Foto di Montagna Leader
Montagna Leader GAL del Friuli Occidentale è l’ente gestore del Cammino.
Il Cammino di San Cristoforo è iscritto alla Rete dei Cammini FVG e sul Registro dei Cammini FVG e nel Catalogo dei cammini religiosi italiani del Ministero del Turismo.
Foto di copertina di Damiano Giacomello
0 Commenti