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Chiesa di San Biagio

Cosa vedere a Montepulciano, Siena, Toscana


La chiesa di San Biagio, chiamata per la sua monumentalità anche tempio di San Biagio, fu opera di Antonio da Sangallo il Vecchio ed è un magnifico esempio dell'architettura rinascimentale toscana del XVI secolo. Sorge poco fuori il centro storico, in una posizione isolata. L'edificio rinascimentale venne edificato sul luogo dove sorgeva un'antica pieve di origine paleocristiana dedicata a santa Maria e successivamente, dopo il trasferimento dei diritti plebani, intorno all'anno 1000, entro le mura castellane, a San Biagio. Agli inizi del Cinquecento si conservavano della pieve solo alcuni resti; in un muro si trovava ancora un affresco con la Madonna col bambino e san Francesco, opera del Trecento senese, a cui nel 1518 vennero attribuiti eventi miracolosi. L'eco di questa devozione si sviluppa ben oltre l'area della Valdichiana: nel 1519, ad esempio, il comune di Sansepolcro delibera di partecipare alle spese dei pellegrinaggi che le compagnie e le persone della città sosterranno per recarsi in pellegrinaggio alla Madonna di San Biagio, alla quale già tante comunità hanno inviato doni.

La facciata principale, il cui schema compositivo si ripete, con qualche variante ornamentale, sulle altre due laterali, che costituiscono le pareti terminali del transetto, è divisa in due registri da una marcata trabeazione dal fregio a triglifi e metope che percorre tutto il perimetro del tempio: in quello inferiore è collocato il portale su cui è inciso l'anno di fondazione del tempio; in quello superiore, con al centro una finestra, la superficie è movimentata da cinque specchiature rettangolari. Sul secondo registro si imposta l'ampio frontone triangolare nel cui centro si trova un oculo circolare. Il prospetto principale è affiancato sul lato sinistro dalla svettante torre campanaria a più registri, densi di elementi plastico-decorativi, terminante in una cuspide piramidale; caratteristica peculiare della torre è l'essere suddivisa in tre fasce, ciascuna delle quali è decorata con semicolonne e pilastri di diversi ordini architettonici: dal basso, tuscanici, ionici e corinzi.

La chiesa di San Biagio presenta una pianta a croce greca, con quattro bracci rettangolari simmetrici che si incontrano nella crociera quadrata, coperta dalla cupola, di 13 metri di diametro, che venne costruita tra il 1536 e il 1544. Quest'ultima è a sezione circolare e poggia su quattro pennacchi. Vi è un forte dislivello tra il tamburo esterno (movimentato da lesene ioniche che si alternano a nicchie e a finestre) e quello interno (con un finto loggiato formato da una serie di alte arcate a tutto sesto), risultando quest'ultimo ad una quota inferiore rispetto al primo. La copertura è costituita da una doppia calotta con al centro una stretta intercapedine e termina in alto con la lanterna, anch'essa con finestre.

Ciascuno dei quattro bracci della chiesa è coperto con volta a botte in parte cassettonata ed illuminato da una finestra rettangolare che si apre nella parete di fondo. Inoltre, nelle pareti laterali della navata e del transetto, si aprono delle nicchie ad arco a tutto sesto, all'interno delle quali vi sono degli altari laterali marmorei.

A ridosso della parete fondale dell'abside (l'abside semicircolare visibile esternamente costituisce la sacrestia) si trova l'altare maggiore, caratterizzato dal ricco dossale in marmo, opera di Giannozzo e Lisandro di Pietro Albertini che lo realizzarono nel 1584. Al centro, tra due colonne corinzie, vi è l'affresco trecentesco, ritenuto miracoloso, raffigurante la Madonna in trono col Bambino, detto della Madonna di San Biagio; ai lati vi sono quattro nicchie, ciascuna delle quali contiene una statua marmorea di Ottaviano Lazzeri; le sculture, risalenti al 1617, raffigurano (da sinistra) San Giovanni Battista, Santa Caterina da Siena, Sant'Agnese e San Giorgio.

  • Via dei Canneti, 34, Montepulciano (Siena)
  • Luogo di culto

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