Pienza è il borgo più rinomato e di maggiore importanza artistica di tutta la Val d'Orcia. La città fino al 1462 altro non era che un piccolo borgo di nome Corsignano. L'evento che ne cambiò le sorti fu la nascita nel 1405 di Enea Silvio Piccolomini che 53 anni dopo divenne Papa Pio II. Proprio un viaggio del pontefice verso Mantova lo portò ad attraversare il luogo di nascita e il degrado che trovò lo portò a decidere la costruzione di una nuova città ideale sopra l'antico borgo, affidandone il progetto di rinnovamento all'architetto Bernardo Rossellino: la costruzione durò circa quattro anni e portò alla luce una cittadina armoniosa e con forme tipicamente quattrocentesche.
Gran parte del rilevante patrimonio storico-artistico di Pienza si concentra nella suggestiva piazza dedicata al pontefice Pio II, in cui dal 1960 nella prima settimana di settembre si svolge il Palio del Cacio a fuso.
Resta tutt'oggi uno degli esempi più significanti di progettazione urbanistica razionale del Rinascimento italiano.
Isolata e ben visibile è subito la rinascimentale Cattedrale, di fronte il Palazzo Comunale e accanto Palazzo Borgia e Palazzo Piccolomini. Il Romitorio è un complesso di locali scavati nell'arenaria da monaci eremiti e si trova nei pressi di Pienza. Curiosa, in una grotta, è la scultura di una Madonna con sei dita.
Nel 2003, nella riserva naturale di Lucciola Bella, sono riemersi i resti fossili di un Etruridelphis giulii (mammifero marino simile ad un delfino) vissuto nella zona oltre 4,5 milioni di anni fa, in un periodo in cui gli attuali calanchi erano il fondale del mare tirrenico. Il fossile è stato considerato dagli studiosi di grande valore scientifico, perché si tratta del reperto più completo della specie esistente al mondo.
Borgo di Pienza
Comune di Pienza
Provincia di Siena
Regione Toscana
Abitanti: 2.076 pientini
Altitudine centro: 491 m s.l.m.
il Comune fa parte di:
Città del bio
Città della chianina
Città dell'olio
Riconoscimenti
Centro storico di Pienza - Sito UNESCO
Bandiera Arancione - Touring Club Italiano
Aree naturali protette:
Area di interesse locale Val d'Orcia
Riserva naturale Lucciolabella
Il Comune
Corso il Rossellino 61 - Tel. 0578-748502
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Pienza, città papale, siede sul suo nobile colle, col viso rivolto verso le sconfinate ondulazioni della Val d’Orcia, punteggiate di case coloniche e solcate da strade antiche. Pienza, città rinascimentale, è un perfetto modello di urbanistica e architettura dell’Umanesimo, tuttora incorrotta nella sua struttura. Dal 1996 per l’Unesco è Patrimonio dell’Umanità. Il merito è del pontefice Pio II, al secolo Enea Silvio Piccolomini, un papa idealista, nato da famiglia nobile e amante dei canoni della bellezza classica. Cercò di fare di Pienza la sua "città ideale”, lasciando ai posteri uno degli esempi più significativi di progettazione urbanistica razionale del Rinascimento italiano. La bellezza della cittadina sta soprattutto nella sua piazza, che si apre improvvisa nell’angusto spazio del caseggiato medievale. Il progetto è dell’architetto Bernardo Rossellino che, mentendo al suo mecenate riguardo all’enorme spesa che sarebbe stata necessaria per la sua realizzazione, è riuscito a consegnare all’umanità monumenti d’inestimabile valore e bellezza. Tra essi la Cattedrale, un “tempio di cristallo”, illuminato grazie a un meraviglioso gioco di luci provenienti dai grandi finestroni dell’abside. La piazza è piccola, ma, grazie all’ingegno dell’apertura prospettica e alla pavimentazione a riquadri, simile ai dipinti di Piero della Francesca, appare vasta e maestosa. Ai lati del Duomo s’innalzano il Palazzo papale e il Palazzo vescovile. Di fronte, invece, il Palazzo pubblico.
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La fiera del cacio a Pienza è una manifestazione tradizionale tra i più attesi da turisti e cittadini, in onore del prodotto più rinomato del territorio: il Pecorino. Un’intera settimana con un programma ricco di eventi, spettacoli, degustazioni, mercati e tanto altro, durante la quale viene svolto il curioso gioco del Cacio al Fuso. Le sei contrade di Pienza si contendono il Palio sfidandosi in questo gioco popolare, una competizione davvero curiosa che non si deve perdere.
Il gioco viene svolto in Piazza Pio II, dove è possibile scorgere un anello di marmo bianco, incastonato nella pavimentazione. Proprio al centro dell’anello viene posizionato il fuso e a partire da esso delle circonferenze concentriche, di raggio sempre maggiore e punteggio inferiore. Ciascuna delle sei squadre è formata da sei componenti ed eventuali riserve. Un giocatore alla volta si deve inginocchiare su un tappeto, che viene messo a disposizione dei tiratori, e lanciare sul pavimento una forma di cacio, cercando di farlo avvicinare il più possibile al fuso, in modo tale da ottenere il maggior punteggio. Ogni componente ha a disposizione tre tiri per fare in modo che il punteggio della propria squadra sia il più alto per aggiudicarsi il Palio disegnato da artisti locali.