Testimonianze archeologiche avvalorano la tesi dell'esistenza di remoti insediamenti riconducibili alle popolazioni autoctone di questa valle già nell'VIII secolo a.C. Nel periodo compreso tra il IV e il II secolo a.C. iniziò l'epoca storica della Valdinarco e la successiva romanizzazione, testimoniata da ritrovamenti archeologici.
A partire dal 1177 Vallo di Nera divenne feudo del duca germanico di Spoleto Corrado di Hursligen e, nel 1217, Jacopo Capocci concesse formalmente agli abitanti di Vallo di Nera il possesso del Colle di Flezano ed il diritto di erigervi un castello, in cambio di protezione e difesa da parte di Spoleto.
Ma Vallo di Nera, per la sua caratteristica di importante punto strategico di controllo della strada, fu aspramente conteso tra lo Stato della Chiesa e Spoleto che, nel XIII secolo, riuscì a conquistarlo. Natura e cultura trovano un’autentica simbiosi a Vallo di Nera, espressa nell’antico nome del luogo Castrum Vallis, laddove Vallum potrebbe essere ricondotto tanto al luogo fortificato lungo la valle, quanto al longobardo wald, bosco. Così appare ancora oggi Vallo di Nera un castello di pietra in mezzo ai verdi boschi che lo circondano.
L’impianto urbano posto sulla sommità di un’altura è assai compatto ed è caratterizzato da strade ad anello in piano e da rampe radiali molto ripide. L’alta torre che svetta sul fianco del paese si moltiplica nelle torri palombare, che costituiscono un elemento peculiare del paesaggio della Valnerina.
Queste torri, costruite originariamente con funzioni di difesa, hanno in seguito svolto un importante ruolo nell’economia agraria della zona, in quanto permettevano un’organizzazione verticale delle funzioni: in basso la stalla, sopra l’abitazione, più in alto i granai e, in cima, la colombaia che forniva concime per i campi e carne per gli abitanti.
Fuori le mura si sviluppa il borgo “i casali” ingentilito dalle botteghe Cinquecentesche lungo le vie che collegavano Vallo di Nera con i comuni limitrofi. Il territorio di elevato pregio paesaggistico ed artistico comprende i castelli e le ville di Meggiano, Piedipaterno, Geppa, Paterno, Monte Fiorello, Piedilacosta, La Pieve, Le Campore, Borbonea, Roccagelli. Vallo di Nera è interamente cinto da mura e da torri e conserva intatta la sua struttura urbanistica medievale, con stretti vicoli sormontati da archi. Si ricordano la chiesa francescana di Santa Maria, che contiene affreschi (anche in sagrestia) di scuola giottesca tra cui la celebre "Processione dei Bianchi" dipinta da Cola di Pietro da Camerino nel 1401, la parrocchiale di San Giovanni Battista con affreschi di Jacopo Siculo e quella di Santa Caterina annessa all'ex convento delle terziarie francescane con resti di affreschi. I pastori di Vallo di Nera sono gli antichi, ed ormai celebri, depositari della tradizione orale della Valnerina fatta di filastrocche, canti di lavoro, racconti iperbolici, che meritano di essere ascoltati da chi voglia scoprire i segreti della Valnerina.
La Casa dei racconti nasce come un centro di ricerca e documentazione con lo scopo di far conoscere questo patrimonio immateriale.
Fra i prodotti di Vallo di Nera, il formaggio merita un posto particolare. Ogni anno si svolge a giugno Fior di Cacio, kermesse gastronomica in cui è possibile degustare tutte le varietà di formaggi di Vallo di Nera e della Valnerina. Altre delizie della zona sono: la trota, il tartufo, il miele ed i salumi.
Borgo di Vallo di Nera
Comune di Vallo di Nera
Provincia di Perugia
Regione Umbria
Abitanti: 364 vallani
Altitudine centro: 333 m s.l.m.
Il Comune fa parte di:
I Borghi più belli d'Italia
Città per la pace
Riconoscimenti
Bandiera Arancione - Touring Club Italiano
Il Comune
Piazza G. Marconi 8 - tel. +39 0743 616143
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